Politica

Crociata del centrodestra per un'Asl solo aretina

Palazzo, Apa, Lucacci, Rossi e Bardelli fanno fronte comune proponendo un comitato promotore. Stoccate ma anche apertura a Donati

Il Centrodestra aretino (Simon Pietro Palazzo Ora-Ghinelli, Jacopo Apa Forza Italia, Francesco Lucacci Fratelli D’Italia, Federico Rossi Lega, Roberto Bardelli Gruppo Misto) rivendica la propria contrarietà, di lunga data, rispetto alla cosiddetta Aslona, ed in effetti si tratta di una "crociata" che l'Amministrazione Ghinelli ha condotto dall'inizio del primo mandato.

Negli ultimi tempi è entrato sul tema anche l'opposizione, o meglio ScelgoArezzo, con Marco Donati e Valentina Sileno. Una presa di posizione, contraria all'Area Vasta, che il Centrodestra appunto non ha visto di buon occhio, anzi tuona con una nota nella quale critica soprattutto metodi e trascorsi politici di Donati, in seno a Pd e renzismo. "Con un paio di incontri, un pò di post sui social network ed un atto di indirizzo non si pareggiano anni di impegno fattivo espresso dal centrodestra aretino sulla annosa e datata vicenda della Aslona".

"Arezzo deve tornare ad essere una Asl a misura di Provincia ed il Presidente Giani è il grande assente in questa discussione.
Apprezziamo l’invito del collega Marco Donati, ma apprezzeremmo molto di più da parte sua un forte gesto di discontinuità politica.
Gesto di discontinuità necessario per poter parlare con onestà intellettuale sul tema sanitario aretino e sulla sua gestione attraverso le Aree Vaste" precisano.

"Il fine, comunque, giustifica i mezzi come ricordava Macchiavelli ed in una battaglia ogni mano è utile. Con questo spirito tenderemo una mano a tutti coloro politici e non, in buona volontà e con specchiata serietà sul tema, che ci aiuteranno nella prossima battaglia istituzionale, combattuta con tutti i mezzi democratici possibili, volta al ritorno ad una Asl aretina. Lo abbiamo già fatto e continueremo a farlo nell’interessi dei cittadini. Vareremo, quindi, senza steccati un vero comitato promotore di iniziative serie e con un cronoprogramma partecipato e scandito a chiare lettere. L’invito è rivolto a tutti, nell’interesse di tutti, ovvero anche a chi per ora di azioni concrete e reali non ne ha fatte. La speranza è l’ultima a morire".