Attualità

Cyberbullismo, approvata la legge alla Camera

Mattesini: "Il provvedimento non è basato su atteggiamenti sanzionatori, bensì è basato sulla promozione dell'uso corretto della rete”

La Camera ha approvato in via definitiva la legge per la prevenzione e il contrasto al cyberbullismo. Si tratta dello stesso testo già approvato a fine gennaio dal Senato che vede tra i firmatari e promotori la sen. Donella Mattesini.

"Il provvedimento approvato oggi - prosegue Mattesini - non è basato su atteggiamenti sanzionatori, non criminalizza il web, bensì è basato sulla prevenzione e sulla promozione culturale dell'uso corretto della rete, mettendo in primo piano la responsabilità individuale e collettiva sia dei minori che degli adulti. Al centro c'è l'elemento educativo e quindi la scuola, cioè il luogo nel quale si verificano circa il 90 per cento degli episodi di cyberbullismo, a partire dalla formazione del personale in stretta collaborazione con le famiglie e con le istituzioni locali, significa che l'educazione all'uso consapevole della rete deve diventare un'attività permanente quasi una sorta di DNA del processo educativo."

Da un sondaggio condotto in ambito europeo su un campione di ragazzi che hanno subito atti di cyberbullismo e di 2.000 adulti, emerge che:

A fronte di questo drammatico vissuto dei ragazzi, gli adulti intervistati hanno ritenuto che il cyberbullismo:

"La legge promuove un percorso inclusivo tra istituzioni, attraverso la costituzione di un tavolo tecnico, sia a livello nazionale sia a livello locale, composto dai vari Ministeri interessati. Un percorso inclusivo che attraverso la formazione e la co-formazione di tutti i soggetti istituzionali può costruire non solo un argine al dilagare del fenomeno del cyberbullismo, ma anche una nuova e comune consapevolezza che aiuterà ad evitare pesanti conseguenze a chi non usa correttamente il web. La sfida importante insita nell'approccio culturale della legge è l'attivazione di un processo educativo di cittadinanza e responsabilità. Si tratta di lavorare tutti insieme, genitori, istituzioni e operatori per sostenere la formazione di identità individuali e collettive più forti, nella battaglia che speriamo vincente contro questo grave fenomeno che affligge la nostra società", conclude la senatrice democratica.