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Arezzo di ghiaccio, così non va - IL PAGELLONE

Sconfitta che condanna gli amaranto a dimenticare sogni di gloria. Una prestazione totalmente insufficiente. Calderini e Strambelli cosa succede

Alla vigilia, dopo la brutta prestazione di Scandicci, sembrava essere la partita della ripartenza, quella che poteva dare il via alla rimonta nei confronti della capolista e invece l'Arezzo è rimasto ai nastri di partenza, senza riuscire ad alzare la testa.

E' stata percorsa la stessa strada di Scandicci, un secondo tempo da dimenticare con gli stessi errori: terza rete subita di testa su calcio d'angolo. Una squadra senza idee in 97' minuti complessivi ha tirato in porta 2 volte per tempo, senza mai creare un minimo pericolo per il portiere dello Sporting Trestina. 

I padroni di casa al rientro, dopo l'intervallo, hanno chiuso la gara in sette minuti e l'Arezzo una volta caduto a terra non è stato in grado non solo di rialzarsi, ma nemmeno di avere una reazione d'orgoglio, per far dire ai tifosi "ci hanno provato".

Ma non finisce mica qui, mercoledì si torna in campo e domenica prossima si gioca al Comunale. Dovevano essere nove punti di speranza, ma quest'ultima è già svanita, insieme ai primi tre messi in palio e conquistati dalla squadra umbra. Adesso ci si chiede cosa sarà dell'Arezzo e della sua stagione, ad oggi totalmente fallimentare, con la quasi certezza che il prossimo anno sarà ancora battaglia in campi come quelli odierni. 

Facciamo fatica a salvare qualcuno oggi, anche i nuovi i giovani che hanno mostrato volontà, questa è andata a sbattere sul muro di gomma di una rosa che tecnicamente potrebbe essere forte, ma che invece alla luce dei risultati è molto inferiore a tante.

Iniziamo dai peggiori, da quelli che sono stati acquistati per doti tecniche e capacità, che possono fare la differenza in campo, ma che oggi non sono mai pervenute. Calderini, con la sua partenza piena di grinta sembrava dover fare la differenza. Parte bene con qualche spunto, poi inizia a parlare in campo con avversari e arbitro. Secondo tempo non rilevato. Si prende un giallo per protesta, così salterà la prossima trasferta di mercoledì. Giallo Rosso come le scarpette che indossa: Voto 4.

Strambelli, altro giocatore che non sembra nemmeno la controfigura dell'inizio di stagione, quando trasformava palloni in oro. Con la fascia da capitano dovrebbe trascinare la squadra, invece anche lui nervoso si mette a discutere in campo. Da un giocatore con esperienza e qualità tecniche sopra la media, prestazioni così sono del tutto insufficienti. Il capitano ha perso la bussola per indicare la rotta: Voto 4.

Colombo, in molte occasioni è stato decisivo, oggi è sembrato incerto nelle poche occasioni in cui è stato chiamato in causa. Sembra subire lo stato emotivo della squadra. Voto: 5,5. 

Persano, parte titolare al posto di Foggia con la benedizione di Sussi, nei 60' giocati non riesce mai a concludere a rete o procurare vantaggio per la squadra in attacco. Se il giocatore è quello visto oggi le reti vanno cercate altrove. Punta spuntata. Voto 4.

Pizzutelli, appena arrivato ad Arezzo ha fatto la differenza in mezzo al campo, la luce si è spenta e il segnale preoccupa molto. Oggi anche lui ha combinato poco in mezzo al campo, nessuna geometria, si prende un giallo. Alla ricerca della luce smarrita. Voto 4,5.

Difesa, puoi fare tutte le combinazioni possibili (oggi Biondi-Van Der Velden) ma la difesa la rete la subisce sempre. I campionati si vincono con le migliori difese, infatti il Cavallino naviga a metà classifica. Colabrodo. Voto 5 al reparto.

Marchi, l'unico che salviamo quando entra corre e lotta, il solito di sempre, almeno lui la buona volontà la mette in ogni pallone e contrasto. Seguitelo. Voto. 6.

Sussi, il mister credeva nel riscatto che invece è il grande assente di oggi. Vedere la sua squadra così molle in campo, subire senza reagire, è un tormento senza fine. Peggiore punizione non può esserci. I dubbi su di lui ci sono, ma sono molto più grandi quelli sulla squadra e sulla società. Ultima spiaggia. Voto 5.