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E' la domenica della Giostra, anzi no

Oggi, 6 settembre, si doveva disputare il Saracino ma il Covid ha disarcionato la manifestazione d'eccellenza degli aretini

Alle sette in punto il rumore di un colpo ha svegliato qualche aretino. E' la prima domenica di settembre, è giorno di Giostra. Poi però si realizza che quel colpo è lo sparo di un cacciatore, impegnato nella pre-apertura. Sì, perché quest'anno il Covid ha avuto la meglio su entrambe le Giostre, ma questa è storia vecchia.

Il comitato di sicurezza, con l'appoggio dei quattro Quartieri, ha deciso per la prudenza ma alla luce di quanto si vede in giro forse è stata un'idea un po' troppo affrettata. Perché privare gli aretini della loro manifestazione per eccellenza quando poi si permette di organizzare eventi, fiere e convegni dove le distanze di sicurezza sono solo teoriche e impossibili da rispettare? Non era meglio rivedere il numero di ingressi in Piazza e consentire lo svolgimento del Saracino?

Certo, avremmo dovuto rinunciare al corteo, alla settimana del quartierista e alle tradizionali cene propiziatorie ma forse era un giusto compromesso al quale potevamo arrivare pur di correr Giostra.

Dopotutto se le partite di calcio si giocano a porte chiuse ed il mondiale di Formula 1 si corre su circuiti vuoti, molto probabilmente vedere il Saracino in una Piazza  "diradata" poteva essere accettabile.

Comunque gli aretini se ne faranno una ragione. Quest'anno a giugno e settembre ha vinto il Buratto, chissà chi si aggiudicherà le lance d'oro nel 2021?

Nel frattempo pubblichiamo alcuni scatti realizzati dall'amico Giulio Cirinei, fotografo e vero appassionato di Giostra.