Attualità

La vita dalla morte, 43 donatori aretini nel 2021

Testimonianze della famiglia di una donna che non c'è più e di chi ha ricevuto una nuova occasione per rinascere e superare una grave malattia

Sono parole segnate dal dolore ma che regalano speranza quelle dei familiari di una donatrice. Come è carica di emozione la testimonianza di una donna che ha subito un trapianto. La Asl ha voluto diffondere queste due storie in occasione della 25esima Giornata nazionale della donazione degli organi e tessuti che si celebra il 24 aprile.

“Quando si parla di donazione di organi – hanno scritto - viene naturale, quasi scontato, pensare all’immensa gratitudine che proverà, in ogni istante della sua esistenza, colui che ha potuto ricevere questo preziosissimo dono. La nostra famiglia, nel silenzio del proprio dolore, tuttavia, desidera esprimere un grazie sincero proprio a voi malati, perché attraverso questo atto di amore incondizionato, riuscirete a consolarci, dando un senso a quell’assenza, a quell’assurda e inaspettata mancanza di chi, a differenza nostra, ha vissuto un destino spesso ingiusto e troppo breve. Questo senso noi l’abbiamo trovato ed è racchiuso in questa magnifica citazione: 'Donare i propri organi è un gesto sacro. E' trasformare la propria morte in vita per la salvezza degli altri'".

“Sono una ragazza come tutte le altre che ama la vita, divertirsi e stare bene! Purtroppo a causa della mia malattia, la fibrosi cistica, ho dovuto fare un trapianto di polmone bilaterale che, dopo alcuni mesi di convalescenza e le necessarie attenzioni, è andato alla grande perché ho sconfitto la brutta bestia (come la chiamo io). Grazie al trapianto ho finalmente potuto coronare il mio sogno, quello di poter creare una famiglia tutta mia. Non finirò mai di ringraziare la famiglia che mi ha permesso di poter rinascere. Il dono che mi ha fatto, lo porterò sempre con me con Amore e riconoscenza perché, per quanto la vita ci sembra assurda e complessa, la vita ci aspetta!”

La Toscana è tra le Regioni più virtuose a livello italiano per quanto riguarda il numero di donatori, ma è ancora molto alta la mortalità delle persone in lista di attesa per un trapianto, in tutti quei casi dove il trapianto rimane l’ultima possibilità terapeutica. Nel territorio dell'Asl Toscana sud est nel 2021 ci sono stati 150 i donatori di almeno un tessuto (cornee, cute , osso), tra questi nell'area grossetana sono stati 75 donatori, in quella senese 45 donatori e nell'aretino 30 donatori. Inoltre, sono stati 29 i donatori di organi (cuore, polmoni, fegato, reni) di cui 12 nell'area grossetana, 4 in quella senese e 13 ad Arezzo. In molti di questi casi, una volta superate tutte le valutazioni di idoneità necessarie, gli organi ed i tessuti sono stati trapiantati.

“Per questo è molto importante fare una scelta consapevole in vita sulla propria volontà di donare gli organi e tessuti dopo la morte" termina lanciando il suo appello la dottoressa Lara Entani direttrice del coordinamento locale donazioni e trapianto della Asl Tse.