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Il caro carburanti e bollette travolge l'Aretino

Situazione insostenibile per clienti e intero settore. Marraghini "gestori strozzati dagli aumenti". Piccole imprese dei distributori a rischio

Iva sterilizzata sui carburanti: è questa una delle misure urgenti che Faib-Confesercenti chiede al Governo. E' stata anche inviata una lettera ai parlamentari del territorio aretino per sollecitare interventi. Con i rincari del carburante e gli aumenti dei costi energetici la situazione è insostenibile. Per gli utenti e per i gestori.

È il presidente della Faib-Confesercenti Arezzo Claudio Marraghini a fare il punto sulla situazione.
“Per capire l'entità del problema c'è un dato significativo: il guadagno, ogni mille litri di carburante erogato, è di 35 euro. Di fronte a margini di ricavo risicati stiamo assistendo al raddoppio, se non alla triplicazione, dei costi di gestione. Le utenze, siano telefoniche o di fornitura di energia elettrica e gas, sono schizzate alle stelle. Le spese per l'illuminazione la gestione dell'impianto sono ormai insostenibili tanto che stiamo pensando a livello nazionale di spegnere o ridurre fortemente l'illuminazione durante la notte in regime di self”.

È evidente che occorrono interventi urgenti per bloccare l’incremento dei prezzi del carburante e l'aumento dei costi energetici. Il rischio è la chiusura delle piccole imprese di gestione delle aree carburanti per colpa di una grave situazione dettata dal conflitto in Ucraina, che si aggiunge alle gravi difficoltà dopo due anni di pandemia.

I gestori sono strozzati dagli aumenti del carburante - conferma - e dai costi di gestione: soprattutto di energia elettrica e di gas. Per questi motivi riteniamo assolutamente necessario un intervento straordinario ed urgente da parte del Governo al quale abbiamo chiesto l'apertura di un tavolo di crisi del settore presso il Ministero, l'immediata sterilizzazione dell’Iva sui prezzi dei carburanti, per fare in modo che ogni aumento non sia gravato anche del 22% di Iva. Tra le misure urgenti richieste c'è il credito d’imposta sulla eccedente di sovrapprezzo di energia elettrica rispetto alla media corrisposta nel 2019, l'abbattimento al 100% delle spese per le transazioni elettroniche a favore di banche e circuiti”.

L'appello è anche alle compagnie petrolifere e ai retisti privati, ai quali Faib ha chiesto “la revisione/ripartizione della tabella dei costi di gestione, ulteriori due giorni di dilazione nei pagamenti dei carburanti e un intervento immediato di sostegno sui costi elettrici, che non possono essere scaricati solo sui gestori, poiché la luce serve ad illuminare i piazzali”.

“In assenza di risposte immediate - conclude Marraghini - l'alternativa è quella di non essere in grado di garantire il regolare svolgimento dell’attività. Per questo, nel rispetto della drammatica situazione, ci riserviamo di valutare, insieme alle altre due Federazioni dei gestori, ogni iniziativa di protesta, al fine di tutelare le imprese rappresentate”.