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In un anno 300 tumori all'apparato respiratorio

Il dato aretino fornito dal direttore di pneumologia. Numerose anche le altre patologie. Cifre che fanno riflettere nella Giornata senza tabacco

Il 31 maggio l'organizzazione mondiale della sanità celebra la giornata Mondiale senza tabacco.

“Arezzo ha una lunga tradizione tanto da poter parlare con vanto di scuola aretina pneumologica - dichiara il dottor Raffaele Scala direttore del reparto di Pneumologia. -
Grazie alla sensibilità dell’azienda, la pneumologia ha avuto negli ultimi anni una forte crescita proprio per fare fronte alle crescenti necessità del cittadino aretino con malattie respiratorie”.

Le malattie respiratorie sono in aumento, complici fumo e inquinamento atmosferico. I polmoni sono dei “filtri” che intercettano tutte le sostanze nocive che respiriamo e che sono responsabili di aprire la strada a tante malattie (tumori, asma e allergie respiratorie, broncopneumopatia cronica ostruttiva, polmoniti, malattie intersiziali del polmone, malattie della pleura e molte altre)”.

I numeri nella provincia di Arezzo parlano di poco meno di 20 mila le persone affette da BPCO, oltre 10mila che combattono con problemi di asma e allergie respiratorie e altrettante per curare le malattie respiratorie da apnea durante il sonno; 300 aretini si ammalano ogni anno di tumore maligno all’apparato respiratorio e circa 100 sviluppano una malattia interstiziale del polmone.
Più di 700 pazienti nel 2014 sono stati ricoverati per curare un episodio di grave insufficienza respiratoria acuta, un quinto dei quali con ventilazione artificiale. Infine in ambito domiciliare, più di 1200 aretini possono vivere solo grazie all’ossigenoterapia e circa 400 possono respirare collegati ad un ventilatore meccanico.

“Sono dati che descrivono una situazione di forte impatto sanitario e sociale. Se poi aggiungiamo anche i dati delle recente pandemia Covid 19 e la sindrome del long Covid, la lista e i numeri delle malattie che colpiscono l’apparato respiratorio sono in costante crescita con impatto significativo su tutto il sistema sanitario.
Noi eseguiamo oltre 25mila le prestazioni strumentali e ambulatoriali ogni anno - continua il dottor Scala - a cui dobbiamo aggiungere circa 700 ricoveri l’anno, che spesso riguardano pazienti sempre più complessi che hanno bisogno di cure specialistiche attente.
In questa ricorrenza internazionale il nostro appello è affinché si riduca il consumo di tabacco. Il fumo è responsabile di tante malattie, anche mortali, che potrebbero essere evitate anche solo interrompendo questa dipendenza”.