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Ecco l'identikit e la mappa della movida aretina

L'associazione "Dog" in collaborazione con l'Amministrazione traccia un primo monitoraggio. Bilancio comunque positivo. Online la miccia delle risse

I primi risultati del monitoraggio sulle strade e piazze della movida

Il bilancio non è assolutamente negativo. Se fosse stato fatto qualche mese fa, allo scattare delle riaperture, non sarebbe stato così roseo. Stiamo parlando della movida in città, che in passato, ha visto andare in scena brutti, anzi bruttissimi episodi. Abuso di alcol, risse tra giovani e giovanissimi, un agente della Polizia Municipale aggredito con una bottigliata. E tutto ciò nel pieno centro cittadino.

Poi piano piano la situazione è andata normalizzandosi. E' come se il Covid, il lockdown, avessero fatto da spartiacque tra il divertimento di prima e quello di oggi. Lo ha ben sottolineato l'assessore Federico Scapecchi. Oppure, aggiungiamo noi, gli eccessi erano meno evidenti o si prendevano meno in considerazione.

Fatto sta che qualcosa andava fatto. Ed ecco che con la maxi zona pedonale sono stati intensificati anche i controlli delle Forze dell'Ordine ed è stata inserita, fuori dalla maggior parte dei locali, la vigilanza privata. Lavorare in sinergia e sensibilizzare, queste le parole d'ordine secondo il vicesindaco Lucia Tanti che ha fortemente voluto, assieme al sindaco Ghinelli, il Patto con gli esercenti, improntato alla movida sicura.

E stamattina, nel corso di una conferenza stampa, dopo questa premessa necessaria, è stata l'Associazione Dog con Roberto Norelli a fare il punto sul monitoraggio della situazione cittadina, che sta conducendo da qualche tempo, esattamente dai primi di giugno. Con lo stesso impegno profuso negli ultimi anni, nel prevenire atteggiamenti dannosi per gli altri ma anche per i ragazzi stessi. Un impegno che coinvolge pure le scuole, dove si fanno importanti attività di informazione.

Il progetto messo in atto con l'Amministrazione si chiama "Arezzo safe street" e si svolge attualmente il sabato sera. Nei giorni precedenti e della Giostra del Saracino verrà ulteriormente intensificato.

Il quadro che emerge è di una città e di weekend al momento tranquilli, rientrati insomma nei ranghi. Le zone più calde sono quelle di piazza della Badia, piazza Grande (un tempo queste due erano fuori dal giro dei giovani), ma anche piazza Sant'Agostino (area Informagiovani), Corso Italia, San Francesco e un tratto di via Cavour. Pochi, anzi pochissimi, i gruppi eccessivamente agitati.

Ma quando si verificano episodi con botte o violenti, ci assicura l'Associazione Dogi, non si tratta di casualità. La maggior parte degli screzi partono on line, sui social. E poi sfociano sulla strada, ma già sgonfiati di molto.

Gli operatori dell'Associazione intervengono con un'arma che se usata bene è risolutiva. Il dialogo, il confronto, la comprensione, la mediazione. Sanno farlo perché lo mettono in pratica da anni. E hanno anche dalla loro molti ragazzi e ragazze che li supportano segnalando luoghi e momenti in cui è necessario intervenire.

Comunque, da questo primo monitoraggio estivo, i giovani aretini, dopo alcuni fine settimana da dimenticare, ne stanno uscendo promossi. E l'impegno di "Dog" nelle scuole, come nelle strade e nelle piazze, in sinergia con il Comune andrà sicuramente ad aumentare.