Un elettrobisturi di nuova generazione va ad arricchire la dotazione
strumentale della UOC Gastroenterologia e endoscopia digestiva diretta dal dr.
Marco Rossi.
Una strumentazione del valore di 55.000 euro il cui costo è stato sostenuto
interamente dalla famiglia Calvani che lo ha donato in ricordo del proprio
congiunto Emo Calvani.
Si tratta di una strumentazione d’avanguardia che si aggiunge all’ecoendoscopio
donato alcuni mesi fa al reparto del dr. Rossi.
Alla presentazione, stamani, nella biblioteca dell’ospedale San Donato erano
presenti il dr. Alessio Cappetti, direttore PO Aretino, Giancarlo Sassoli
presidente Calcit Arezzo, la famiglia Calvani, il dr. Marco Rossi Direttore UOC
Gastroenterologia, la dr.ssa Elena Cavargini responsabile di Endoscopia
interventistica.
«Un grazie particolare va alla famiglia Calvani che ha voluto fare questa
importante donazione – dice Giancarlo Sassoli – ma non solo: voglio ringraziare
anche l'associazione VITE Odv - Volontariato Italiano Trapiantati Epatici
Fegato-Rene-Pancreas, che alcuni mesi fa ha donato a Calcit 8.500 euro che
abbiamo scelto di impiegare per aggiungere materiali accessori (sonde ed altri
dispositivi) alla strumentazione donata dalla famiglia Calvani».
«Il mio sentito ringraziamento va alla famiglia Calvani e al Calcit che ancora
una volta hanno pensato al nostro ospedale – dichiara Alessio Cappetti -. Ogni
donazione ha per noi un valore importante in quanto testimonia non soltanto la
generosità delle persone ma anche il legame e la stima per i nostri
professionisti sanitari e per quanti operano per garantire un accesso alle cure
e una presa in carico di coloro che hanno bisogno».
«L’elettrobisturi che ci è stato donato è un generatore elettrochirurgico di
nuova generazione – chiarisce il dr. Marco Rossi - dotato di elevata tecnologia
che permette a noi professionisti di affrontare in sicurezza tutte le procedure
endoscopiche anche le più complesse (ESD tecnica utilizzata per l’ asportazione
di lesioni neoplastiche iniziali dello stomaco e del colon e l’ ERCP tecnica
usata per interventi sulle vie biliari come la rimozione di calcoli e la
palliazione di tumori) con modalità di taglio e coagulo dedicate a questi
interventi riducendo al minimo il rischio di complicanze quali il danno termico
pur garantendo una eccelsa capacità di emostasi».
«È uno strumento estremamente ergonomico e facile da usare – aggiunge la dr.ssa
Elena Cavargini – che riduce il rischio di impostazioni errate da parte del
personale utilizzatore e consente di intervenire con precisione durante un
intervento chirurgico grazie alle sue caratteristiche offrendo così vantaggi
superiori al paziente in termini di sicurezza rispetto alla dotazione finora in
uso nel reparto di Gastroenterologia».
Un elettrobisturi di nuova generazione va ad arricchire la dotazione
strumentale della UOC Gastroenterologia e endoscopia digestiva diretta dal dr.
Marco Rossi.
Una strumentazione del valore di 55.000 euro il cui costo è stato sostenuto
interamente dalla famiglia Calvani che lo ha donato in ricordo del proprio
congiunto Emo Calvani.
Si tratta di una strumentazione d’avanguardia che si aggiunge all’ecoendoscopio
donato alcuni mesi fa al reparto del dr. Rossi.
Alla presentazione, stamani, nella biblioteca dell’ospedale San Donato erano
presenti il dr. Alessio Cappetti, direttore PO Aretino, Giancarlo Sassoli
presidente Calcit Arezzo, la famiglia Calvani, il dr. Marco Rossi Direttore UOC
Gastroenterologia, la dr.ssa Elena Cavargini responsabile di Endoscopia
interventistica.
«Un grazie particolare va alla famiglia Calvani che ha voluto fare questa
importante donazione – dice Giancarlo Sassoli – ma non solo: voglio ringraziare
anche l'associazione VITE Odv - Volontariato Italiano Trapiantati Epatici
Fegato-Rene-Pancreas, che alcuni mesi fa ha donato a Calcit 8.500 euro che
abbiamo scelto di impiegare per aggiungere materiali accessori (sonde ed altri
dispositivi) alla strumentazione donata dalla famiglia Calvani».
«Il mio sentito ringraziamento va alla famiglia Calvani e al Calcit che ancora
una volta hanno pensato al nostro ospedale – dichiara Alessio Cappetti -. Ogni
donazione ha per noi un valore importante in quanto testimonia non soltanto la
generosità delle persone ma anche il legame e la stima per i nostri
professionisti sanitari e per quanti operano per garantire un accesso alle cure
e una presa in carico di coloro che hanno bisogno».
«L’elettrobisturi che ci è stato donato è un generatore elettrochirurgico di
nuova generazione – chiarisce il dr. Marco Rossi - dotato di elevata tecnologia
che permette a noi professionisti di affrontare in sicurezza tutte le procedure
endoscopiche anche le più complesse (ESD tecnica utilizzata per l’ asportazione
di lesioni neoplastiche iniziali dello stomaco e del colon e l’ ERCP tecnica
usata per interventi sulle vie biliari come la rimozione di calcoli e la
palliazione di tumori) con modalità di taglio e coagulo dedicate a questi
interventi riducendo al minimo il rischio di complicanze quali il danno termico
pur garantendo una eccelsa capacità di emostasi».
«È uno strumento estremamente ergonomico e facile da usare – aggiunge la dr.ssa
Elena Cavargini – che riduce il rischio di impostazioni errate da parte del
personale utilizzatore e consente di intervenire con precisione durante un
intervento chirurgico grazie alle sue caratteristiche offrendo così vantaggi
superiori al paziente in termini di sicurezza rispetto alla dotazione finora in
uso nel reparto di Gastroenterologia».