Attualità

Dpcm, "ennesimo sgambetto ai pubblici esercizi"

Il presidente di Confesercenti, Mario Landini, critica aspramente le ulteriori restrizioni imposte, seppur in zona gialla, alle attività senza cucina

La Toscana è rimasta in zona gialla ma le ulteriori restrizioni in tema di asporto per i locali senza cucina ( bar, caffetterie e simili, ma anche negozi specializzati in bevande, come le enoteche, dove non è prevista alcuna consumazione sul posto) fa storcere il naso a Confesercenti.

“Impedire l’asporto di bevande dopo le 18 per alcune attività - commenta il presidente Mario Landini - è un’ulteriore restrizione che giudichiamo iniqua. Il nuovo Dpcm è l’ennesimo sgambetto alle attività dei pubblici esercizi ed è evidente l’errata convinzione di ritenerli, a nostro avviso ingiustamente, responsabili dei contagi. Tra l’altro minimarket e grande distribuzione potranno continuare tranquillamente a vendere bevande, anche alcoliche e questo indispettisce ancor di più i baristi che si vedono colpiti dalle restrizione”.

Per Confesercenti è evidente che si penalizza i bar per colpire gli assembramenti. “una scelta - insiste Landini - che continuiamo a giudicare sbagliata e ingiusta. Non ci stancheremo mai di ripetere che c’è bisogno di maggiori controlli all’esterno, nelle piazze e nelle strade e non di assumere restrizioni al limite del proibizionismo. I pubblici esercizi, come del resto la ristorazione, hanno dimostrato di essere in grado di rispettare le disposizioni anticontagio". E per il presidente resta ingiusta anche la chiusura dei ristoranti dopo le 18 pur rimanendo a loro, consentito l’asporto e la consegna a domicilio.