Enrico Comi ha vissuto da vicino, sulla propria pelle, il dramma della droga e della tossicodipendenza. Lui, a differenza di molti altri, è riuscito ad uscirne. E' stato salvato e si è salvato. Per questo, da alcuni anni, ha deciso di parlare direttamente ai ragazzi e alle ragazze per spiegare che "i giovani non sono per nulla stupidi, quindi è importante parlare loro con il cuore in mano e dire le cose come stanno. Ossia che gli stupefacenti non sono il divertimento, non portano allegria. Danno la sensazione di star bene, ma non sono la realtà".
Oggi ha fatto tappa proprio ad Arezzo. Questa mattina alla scuola "Quattro novembre" dove ha incontrato gli alunni delle terze Medie. Questa sera, alle 21,30, sarà invece alla Casa dell'Energia per un confronto con la cittadinanza.
L'iniziativa è stata promossa dall'Associazione "Futuro Aretino" che, come ribadisce la presidente Floriana Croce, è animata dai ragazzi e si muove a fianco e supporto dei giovani. A marzo già altre scuole hanno chiesto di incontrare Comi.
Il dirigente scolastico, Marco Chioccioli, infine ha voluto sottolineare "Comi parla ai ragazzi di un argomento delicato e importante: la prevenzione della tossicodipendenza. Ci interessa fare un intervento di qualità con i ragazzi di questa età perché si tratta di un tema, quello della droga e delle dipendenze in generale, purtroppo affascinante ad un certo punto della vita dei nostri adolescenti, quindi è bene smontare questo fascino".