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Esperienza pilota per la prevenzione sismica

Il parlamentare Marco Donati ha scritto al presidente della Regione Toscana e al ministro Del Rio per promuovere il Centro Studi Lab.Si.

Marco Donati, parlamentare

In questo momento la prevenzione sismica è, giustamente, al centro dell’attenzione di tutti gli italiani e dei media, ma diventa ancora più importante occuparsene al di là e al di fuori dell’emergenza. È per questo che l’onorevole aretino Marco Donati in questi due anni ha sostenuto e incentivato la nascita dell’associazione “Centro Studi Lab.Si.”, Laboratorio sismico della Valtiberina Toscana, presentandola alla Camera dei Deputati lo scorso maggio, insieme con i sindaci della provincia di Arezzo. Il Centro da una parte diffonde le conoscenze tecnico-scientifiche e metodologiche riguardanti le costruzioni in zone sismiche, dall’altra promuove ricerche e studi sul tema.

«Ho scritto questa mattina al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi – afferma Marco Donati – così come ho già fatto con il ministro Graziano Delrio, per promuovere un’esperienza che può rappresentare un modello per l’innovazione in materia di prevenzione sismica».

L’associazione è frutto di una sinergia tra mondo universitario, società civile, amministrazioni, professionisti locali e imprese. È finalizzata, in sintesi, alla creazione in Alta Valtiberina di una Zona Pilota per l’innovazione in materia di prevenzione sismica. L’associazione persegue la propria finalità attraverso la ricerca e la formazione ancorate alle esigenze del territorio. Le università attiveranno programmi di ricerca riferiti direttamente agli aggregati strutturali di tutti i Comuni della Valtiberina Toscana, considerando anche le fasi di gestione dell’emergenza, e garantiranno un continuo monitoraggio e apporto alla conoscenza in materia di prevenzione per i professionisti locali.

«Con il “Centro Studi Lab.Si.” – conclude Donati – la Regione Toscana e in particolare la provincia di Arezzo si porrebbero all’avanguardia su un tema così delicato come la sicurezza edilizia in zone sismiche, dimostrando una sensibilità verso l’argomento non dettata dall’emergenza ma da una vera cultura scientifica della prevenzione».