Attualità

Arezzo Fiere, il sindaco replica alla Regione

Il sindaco Ghinelli, in una nota condivisa con la giunta comunale, parla della a decisione della Regione Toscana di uscire da Arezzo Fiere e Congressi


Il sindaco Ghinelli e la sua giunta si dicono stupiti della notizia e commentano negativamente la decisione per due motivi:

"Innanzitutto - spiega Ghinelli - per la mancanza assoluta di condivisione del percorso decisionale adottato e tenuto sotto traccia fino ad oggi, la delibera del Consiglio è infatti del 21 Dicembre che segue solo di un mese il decreto del 22 Novembre che ha affossato più di quattromila risparmiatori aretini proprietari di azioni subordinate emesse da Banca Etruria".

"Nessuno ad Arezzo sapeva della decisione del Consiglio Regionale, nemmeno i vertici della Camera di Commercio, nemmeno la Provincia sapeva nulla, alla faccia della condivisione dei percorsi decisionali con gli enti territoriali, pure loro soci di Arezzo Fiere e Congressi - dice Ghinelli - Ma i nostri rappresentanti in Consiglio Regionale dove erano? Che azioni hanno intrapreso per evitare questa ennesima mazzata che coinvolge una struttura strategica per il territorio aretino, che sta ancora leccandosi le ferite inferte da una crisi che non ha egli stesso determinato?”

"Si noti che quando il Comune ha sollevato dubbi circa l'efficienza della gestione della struttura del Centro Affari i soliti noti hanno gridato allo scandalo e hanno tentato di delegittimare l'assessore Merelli reo di aver sostenuto quello che oggi la Regione ha certificato definitivamente. E poi: non sarebbe stato il caso di condividere la cessione di quote almeno con Provincia e Comune? Crediamo che qualsiasi studente del secondo anno di Economia possa capire che vendere il 40% di una società che perde non attira nemmeno un investitore in vena di regalie, mentre mettere in vendita una quota di maggioranza e di controllo del capitale ha un appeal completamente diverso, anche per una società in perdita".

Infine il sindaco conclude: "Concludiamo ricordando che la strada maestra è da ricercare ancora in una separazione della parte immobiliare di Arezzo Fiere e Congressi da mantenere in capo a Regione, Provincia e Comune, e cedere la sola parte gestionale, al migliore offerente, magari un privato che possa ritrovarvi le opportune economie di gestione”.