Un restauro definito urgente dalla soprintendenza che lo ha curato insieme al Polo museale regionale toscano.
L'attività di manutenzione e pulizia è stata resa possibile anche grazie al contributo economico della società Estra in collaborazione con la Nuova Banca Etruria e con la Fondazione Ivan Bruschi.
L'intervento conservativo è stato diretto per conto della Soprintendenza da Paola Refice, con la collaborazione tecnica di Umberto Senserini e Andrea Gori e si è posto in continuità col grande restauro effettuato nel 2000.