Ha usato un semplice foglio di carta bianco, recuperato e riutilizzato per lasciare un messaggio che riempie il cuore. Nel retro si vedono addirittura trasparire, in controluce, delle scritte stampate in nero. E lo ha appeso ad una vetrata, dietro si scorge un paziente sul letto, con lo scotch che i sanitari usano per fermare l'agocannula o le garze.
"Scrivere non è il mio mestiere, né ho attitudini a farlo, ma voglio raccontarvi la mia esperienza: gli angeli esistono e io li ho incontrati. Sono vestiti di bianco, non hanno ali ma volano lo stesso veloci. Hanno occhi sempre sorridenti e un cuore pieno d'amore che vogliono donare. Ho un solo rammarico: non potrò mai ringraziarli abbastanza. Credetemi questi angeli esistono davvero ....".
A chiudere il foglietto, scritto a penna in stampatello, un "grazie" e sotto un cuore disegnato.
Il reparto è quello della degenza Covid dell'ospedale San Donato di Arezzo e sotto la data riportata è novembre 2020.
L'episodio, quindi, è accaduto proprio in questi giorni. A scrivere il messaggio un paziente colpito da Coronavirus ed ancora ricoverato, ma appena uscito dalla semintensiva. Proprio nel momento in cui ha potuto comunicare e soprattutto quando il peggio era passato il suo primo pensiero è stato per chi lo ha assistito con dedizione giorno e notte, quando era lontano da tutto e tutti e quando la paura è tanta, a volte pare addirittura insuperabile.
Da queste poche righe anonime emerge un racconto segnato dal dolore ma anche dalla speranza. Ed in primis dalla riconoscenza nei confronti chi è in prima linea a combattere il virus.