Attualità

No agli spostamenti per turismo ma musei aperti

Marcello Comanducci critica aspramente la decisione del governo: "Ma questa gente ha idea di quello che fa?" La "sindrome di Tafazzi" arriva a Roma

Marcello Comanducci

Il caos regna sovrano. Conte è stato disarcionato da "Don Matteo da Rignano", cerca di risalire in sella contando i fedeli ed i responsabili, porta in Parlamento la crisi di governo ma intanto sta per licenziare (è questione di ore) il nuovo Dpcm che entrerà in vigore il 16 gennaio. Tra le tante novità contenute nel decreto c'è anche la chiusura degli impianti da sci fino al 15 febbraio, la chiusura di bar e ristoranti alle 18 anche per l'asporto, il divieto di spostamento tra regioni (anche in zona gialla), ma riaprono i musei.

Su quest'ultimo punto arriva il commento di Marcello Comanducci. L'uomo forte del turismo aretino, con con post su internet, critica aspramente la linea del governo.

"Confini regionali chiusi, no agli spostamenti per turismo ma Franceschini riapre i musei? Per chi? Ah dai ottima occasione per i toscani e gli aretini di andare a visitarli ah no? perché? Il fine settimana devono chiudere ? Ma questa gente ha idea di quello che fa?Forse dovrebbero venire un po in 'provincia' per capire la situazione - scrive Comanducci.

Ciò che dice l'ex assessore sta tutto nella logica dei fatti. Praticamente sottolinea l'incongruenza tra la decisione di chiudere al turismo e riaprire i musei che, per antonomasia, sono i luoghi frequentati dai turisti. Ma non solo. Da Roma pensano di tenere aperti i musei dal lunedì al venerdì, negando quindi la possibilità di visitarli nel weekend, giorni dedicati alle gite fuori porta, allo svago e alla cultura. Insomma, Comanducci sembra dire che i "Conte's boys" sono in preda alla sindrome di Tafazzi, ma per quello l'esperto è "Don Matteo da Rignano".