Politica

Grazie al Pd il centro abitato a misura di Bonus

Non si tratta di una sanatoria e nemmeno di un condono ma adegua gli edifici costruiti entro il 1967 alle norme vigenti. Delibera approvata all'unanimità

La politica, tutta compatta, va incontro i bisogni dei cittadini. Questo è quanto avvenuto ieri in Consiglio comunale che ha approvato all'unanimità una proposta Pd in tema edilizia.

In sintesi si parla di una ridefinizione, in termini normativi, del centro abitato cittadino.

Diciamo subito che non si tratta di una sanatoria e tantomeno di un condono. La delibera approvata adegua alle norme vigenti tutti gli edifici costruiti entro il 2 settembre 1967. All'epoca non esisteva la tecnologia attuale per misurazioni e computi che, presi con gli strumenti moderni in molti casi danno "risultati" diversi da quelli dichiarati. Tutto ciò costringeva il cittadino a ricorrere a variazioni tardive o sanatorie per poter ristrutturare o addirittura vendere l'immobile. Il problema si è ingigantito in relazione all'accesso al Bonus 110% che, in molti casi veniva respinto in quanto gli immobili non erano "in regola". Con questo studio condotto dal Pd e con l'approvazione in Consiglio comunale della delibera conseguente, tutto questo non avverrà più e questi edifici, costruiti entro il 2 settembre 1067, verranno adeguati di default.

Ad Arezzo si parla di circa 1.200 immobili e ovvero gran parte di quelli costruiti in zona Giotto, San Donato, Cappuccini, Saione, via Fiorentina e Marco Perennio.

La proposta presentata dal Pd è stata votata all'unanimità da tutti i partiti ed è il perfetto esempio di come la politica può essere davvero utile all'intera comunità.