Cronaca

"Guerrina voleva un figlio di colore"

Pomeriggio 5: parla il sacerdote accusato dell'omicidio di Guerina Piscaglia: "Mai avuto il suo cellulare". Voleva andare "a vivere insieme" a lui

Un caso che sta tornando alla ribalta recentemente dopo che c'è stata la sentenza della Cassazione che ha accolto la richiesta di annullamento dei domiciliari per padre Graziano il quale adesso rischia di tornare anche in carcere. Il sacerdote di origine congolese si dichiara innocente e rigetta ogni accusa. E adesso, dopo oltre un anno, ha deciso così di tornare a parlare di sè e a dire tutto quello che pensa sul caso di cui è protagonista. Per farlo ha scelto le telecamere di Pomeriggio 5. "Non ho mai avuto il telefonino di Guerrina Piscaglia". Così ha detto il padre, agli arresti domiciliari presso il convento dei Premostratensi di Roma, intervistato da Barbara D’Urso a proposito della 50enne scomparsa da Ca' Raffaello, in provincia di Arezzo, per cui l'uomo è accusato di omicidio e soppressione di cadavere. Il religioso nega qualsiasi relazione sentimentale con la donna: "Né sono mai stato innamorato di lei", precisa. Però aggiunge: "So che Guerrina voleva un figlio di colore". In un successivo passaggio dell'intervista, l'uomo fa capire che la donna voleva andare "a vivere insieme" a lui. Padre Graziano spiega: "Non ho mai ucciso nessuno, sono vittima della cattiveria. Mi vogliono rovinare. Se non ero prete, né straniero, questa storia non sarebbe arrivata a questo punto".