Attualità

"Il giudizio politico sulla vicenda Ato c'è già"

Il gruppo consiliare Fratelli d'Italia al comune di Arezzo chiede di ripensare il sistema delle Autorità

Giovanna Carlettini

Il gruppo consiliare Fratelli d'Italia prende posizione sulla vicenda dell'indagine della Guardia di Finanza che ha coinvolto l'Ato Rifiuti Toscana sud.

“Il panorama dei carrozzoni pubblico/privato, con i suoi contorti meccanismi, gli interessi di parte, le lottizzazioni interne attraverso le quali i partiti che governano la nostra Regione si spartiscono il mercato mai finirà di stupire. E dunque l’ennesima inchiesta giudiziaria sul sistema dello smaltimento dei rifiuti, fortemente voluto dal governo regionale, non sorprende Fratelli d’Italia.

La gestione dei servizi pubblici -  continuano i consiglieri - è un settore in cui viene oramai meno qualsiasi forma di meritocrazia, in cui ogni principio di regolarità è disconosciuto, in cui il libero mercato diventa un pretesto per stravolgere le giuste dinamiche e giustificare qualunque sorta di misfatto.

Quanto emerge è sconcertante: doppi e tripli ruoli amministrativi, societari, professionali, posti sempre garantiti ai soliti. Ora basta. A prescindere dall’inchiesta giudiziaria, per la quale Fratelli d’Italia invita la magistratura a fare piena luce, il giudizio politico sulla vicenda è già scritto e non cambia. L’auspicio è che venga colta l’occasione per ripensare il sistema dei grandi Ato e si riavvicini la gestione dei servizi al cittadino perseguendo: trasparenza, efficienza e riduzione delle tariffe. E soprattutto recuperando la sovranità dei territori e dei sindaci a scapito della nuova casta che si è formata” conclude Fratelli d'Italia.