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Il menù di Natale, aretino a 3 Stelle

Le proposte dello chef Paolo Pasquini. Dall'immancabile crostino nero al collo di cappone ripieno. E per finire lo zuccotto

Il Natale è alla porte. Queste sono le ore dell'abbondanza dove si inizia a preparare il classico pranzo di Natale. Non importa se quest'anno la tavola non sarà allungata. Il pranzo del 25 dicembre per gli aretini è e resta "sacro".

Paolo Pasquini, famoso chef stellato aretino, storico proprietario "dell'Acquamatta" di Capolona e attualmente manager di Ewò Italy, azienda leader nell'organizzazione eventi,  ha dato qualche consiglio per preparare un prelibato pranzo di Natale nel pieno rispetto delle tradizioni. 

Si parte con due antipasti:
Terrina del classico crostino toscano con burro montato alla salvia e gelatina di vinsanto.
Soffiato di cardi con cuore di tartufo bianco ( se non lo abbiamo va bene anche il nero) su vellutata di pecorino stagionato.

Primo piatto:
Cappelletti farciti di cappone e castagne in brodo ristretto di manzo.

Secondo piatto:
Collo di cappone farcito con carni bianche e pinoli su purea di patate e porri con zabaione al pepe rosa.

Dessert:
Zuccotto al pan pepato e ricotta all'arancia su salsa di cachi.

Un menù ricco che rispetta il territorio ma con qualche variazione interessante in grado di esaltare i sapori ed il gusto aretino. Nonostante possa sembrare "sofisticato", per la preparazione occorre solo un po' di buona volontà, assicura lo chef. 

"Ho ottenuto 3 Stelle Michelin in altrettanti ristoranti e il mio segreto è sempre stato quello di cucinare con il cuore - afferma Paolo Pasquini. Quando preparo un piatto parto sempre dai sapori di una volta, dai profumi che sentivo la domenica mattina appena sveglio. Nei miei piatti ci metto il ricordo, la passione e un pizzico di fantasia. 
Insomma, buon Natale a tutti e buon appetito".