"Arezzo, nelle sue espressioni istituzionali, deve essere coinvolta da Intesa prima che i suoi progetti per questo territorio diventino realtà".
Sono le parole di Luciano Ralli che interviene sulla questione Ubi-Intesa dopo l'appello delle Acli ai candidati a sindaco affinchè gli stessi si pronuncino sulla spinosa questione.
Ralli ripercorre le varie tappe: "Prima da Banca Etruria a Ubi, adesso da Ubi a Intesa. La logica oggi prevalente è quella di gruppi sempre più grandi. La domanda sottaciuta è quanto questi gruppi sempre più grandi possano essere davvero al servizio della crescita dell'economia locale. I lavoratori di Ubi sono giustamente attenti a quanto sta accadendo. Quelli che hanno una storia professionale sufficientemente lunga, lo sono ancora di più. I sindacati manifestazione eguale attenzione e attendono i piani della nuova azienda. In gioco ci possono essere "spezzatini", chiusure di agenzie, contrazione dell'occupazione. Ma di questo è oggettivamente prematuro parlare".