Attualità

Isolamento Covid, il dilemma della spazzatura

Molteplici le richieste per avere una soluzione allo smaltimento dei rifiuti domestici data l’impossibilità di uscire e gettarli

Tempi di pandemia, tempi di quarantene e isolamento. Purtroppo il Covid non sta dando tregua ad Arezzo e provincia, con il numero dei casi che cresce. Solo ieri sono stati 149 in più.

Moltissime, quindi, le persone “confinate” a casa. Che, quindi, devono provvedere a organizzare la propria vita in maniera completamente diversa. Non possono, per tutelare loro stessi e gli altri, mettere letteralmente il naso fuori dalla propria abitazione. 

E così spesa a domicilio, medicine lo stesso, pagamenti on line, per chi lo sa fare. Appoggiandosi a conoscenti, parenti rimasti “indenni” dal virus, assistenze pubbliche e private per supplire alle necessità quotidiane. 

In alcuni casi è l’intera famiglia ad essere ammalata e non poter avere contatti, ad esclusione di quelli virtuali, con l’esterno.

In una situazione del genere tutto si complica. Banalmente, anche gestire la spazzatura domestica.

Qualcuno è costretto ad accumularla in terrazzo o in giardino. Sempre che si possiedano spazi esterni dove mettere i sacchi. 

A quanto testimoniato da alcuni, che da giorni non riescono a trovare una soluzione e risposte per poter affidare la spazzatura ed essere gettata, dato che non solo gli isolati non possono uscire ma i rifiuti di un positivo vengono trattati e smaltiti in maniera speciale, l’attivazione del servizio dovrebbe partire dalla Asl che, a sua volta quindi, dovrebbe allertare il gestore. 

Ma ripetute telefonate, ancora, non hanno avuto risposta. Una situazione spiacevole, dopo giorni anche per i cattivi odori e l’igiene, di tutti, anche degli altri condomini o vicini. Certo non una priorità, in momenti complicati di seria emergenza, ma comunque un problema da affrontare.