Serve ben più di qualche goccia di pioggia per fermare l'esercito degli appassionati dei mercatini di Natale. Fin dalla prima mattina il centro città era sold out. Tantissima gente, aretini e turisti che si facevano trasportare dal serpentone che da piazza Risorgimento arrivava fino al Prato e non solo. Molte persone anche nelle strade limitrofe con i commercianti della zona che "si leccano i baffi". Bene così, ci voleva dopo tante giornate opache. Peccato per il bar "dei Costanti" mestamente chiuso, ma quella è tutta un'altra storia.
Tornando ai visitatori, nel giro che abbiamo fatto in tarda mattinata, abbiamo udito molti accenti con una prevalenza dell'intercalare meridionale. Romani, napoletani, abruzzesi, umbri, marchigiani e perfino qualche pugliese. Insomma, un esercito di visitatori che non vuol perdersi lo spettacolo. Ancora non tutti indossano regolarmente la mascherina ma basta un cenno che anche i più ostinati se la tirano su. Buono l'afflusso ai banchi di piazza San Jacopo, dove soprattutto gli aretini si portano avanti con i regali.
In Piazza Grande c'è il delirio, ovviamente in senso buono. All'ingresso un addetto alla sicurezza raccomanda le signore di chiudere bene le borse perché, come spesso avviene, in mezzo a tanta gente si può nascondere anche il "malandrino" di turno. Impressionante il numero di bambini in attesa del loro turno per entrare nella Casa di Babbo Natale e magari lasciargli pure la letterina. I commercianti stanno lavorando ed i visitatori restano soddisfatti della merce esposta. Discreto anche il flusso di persone che si recano al Prato e nelle vie limitrofe alle principali attrazioni. Anche i negozianti si sono adeguati al clima natalizio e quasi tutti hanno già allestito le vetrina in tema.
In serata, poi, per arrivare in centro in auto serviva una "raccomandazione". Traffico bloccato e lunghe code. Passando dagli Archi si impiegava oltre mezzora per arrivare al parcheggio Eden, ovviamente al completo. Presi d'assalto anche i posti auto in via XXV Aprile e Caduti sul Lavoro. Nell'area antistante il centro sportivo "Blue Team" e al parcheggio scambiatore una "ammucchiata" di camper. Al Petri nemmeno a parlarne di trovare un posto libero. In fila pure molte persone all'ingresso delle scale mobili.
Insomma, la Città del Natale ad Arezzo funziona anche quando il meteo fa le bizze.