Politica

La città in bici, la FIAB interroga i candidati

La Federazione amici della bicicletta ha scritto una lettera a chi "corre" per la poltrona a sindaco

Una lettera che la FIAB (Federazione Amici della Bicicletta) di Arezzo consegnerà ai candidati sindaco giovedì 20 agosto a Ponte Buriano durante un incontro promosso da "Borghi d'Arno".

Il documento riassume le richieste della Federazione e chiede ai candidati quali scelte vorranno intraprendere per un cambiamento nella mobilità e nella vivibilità ad Arezzo.

Ecco il testo integrale:

"Oggi, in fase di recupero post-Covid 19, il tema della mobilità urbana risulta essere cruciale per garantire la salute e il benessere dei cittadini. Nella ripresa post fase 2 Covid 19, si stanno verificando due fenomeni contrastanti. L'uso del trasporto pubblico è diminuito in modo significativo poiché un numero crescente di persone sceglie di camminare, o andare in bicicletta, per evitare affollati trasporti di massa e seguire i consigli delle autorità sanitarie per il distanziamento fisico. Allo stesso tempo, sottolinea la Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UNECE), sempre più persone usano le auto private per sfuggire all'affollamento.

Una task force salute e ambiente, lanciata nell'ambito del Programma Paneuropeo Trasporti, guidato congiuntamente dall'UNECE e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Europa, mira a risolvere queste contraddizioni e sviluppare una serie di principi per una mobilità sostenibile rispettosa dell'ambiente e della salute. Ci sono già risposte a queste tendenze, Milano, Ginevra, Bruxelles e Londra hanno deciso di investire in piste ciclabili flessibili (le cosiddette “bike lanes”), cioè corsie dedicate a forme di mobilità alternative all’auto lungo tutte le principali direttrici urbane, in modo da convogliare su queste quote di mobilità che si perderanno dal trasporto pubblico, almeno nelle parti più congestionate delle città.

Secondo il Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP), sostenere la mobilità di pedoni e ciclisti - che spesso costituiscono la maggioranza degli abitanti in una città - può salvare vite umane, aiutare a proteggere l'ambiente e contribuire alla riduzione della povertà. Si afferma che si devono aumentare urgentemente e in modo drastico le azioni per ridurre, di circa un altro 25%, le previsioni per il 2030 sulle emissioni globali di gas serra e avere qualche possibilità di portare al minimo i cambiamenti climatici. 

Soddisfare le esigenze delle persone che camminano e vanno in bicicletta continua a essere un punto critico, ancora trascurato, delle soluzioni di mobilità per aiutare le città a separare la crescita della popolazione dall'aumento delle emissioni e migliorare la qualità dell'aria e la sicurezza stradale.
FIAB, Associazione di Promozione Sociale, lavora da decenni su questi temi e la città di Arezzo, nonostante alcuni timidi passi avanti, intrapresi negli ultimi due mandati amministrativi, non si può considerare una città a misura di pedoni e ciclisti urbani.

Lo scorso anno le classifiche del Sole 24Ore e dell’Avvenire sulle città italiane dove si vive meglio mettevano Arezzo agli ultimi posti. Come dallo studio di Ernst & Young, nel rapporto sullo Smart City Index sulle 10 toscane, Arezzo si colloca al 77mo posto su 110 province e 8a sulle toscane. Ancora: secondo dati 2018 di Legambiente, Arezzo è la città più motorizzata della Toscana.

La Fiab Arezzo il 4 maggio, in collaborazione con il CALCIT e all’apertura della Fase 2 incitava gli aretini a “ripartire ma...in bici: a scuola, al lavoro e agli acquisti in bici si può”. Quindi una spinta a fare un salto di qualità nella vita e scegliere il mezzo che permette di essere sicuri dal contagio, che porta meno traffico, meno inquinamento, più socialità, più salute e più sicurezza sulle strade. Grazie anche agli incentivi del Decreto Rilancio in molti hanno dato una prima risposta: in questi giorni abbiamo riscontrato che i negozi di bici e relativi ricambi/accessori sono stati addirittura svuotati.

Per poter pedalare in sicurezza e rendere efficaci gli incentivi per l’acquisto delle bici, è necessario che l’Amministrazione comunale realizzi prima possibile, le condizioni strutturali per un concreto sviluppo della mobilità ciclistica.

FIAB ha richiesto una revisione dell’attuale Biciplan anche in forma grafica proponendo:

Ai Candidati a Sindaco, FIAB richiede un mandato amministrativo di maggiore incisività sul tema della mobilità urbana e, nella consapevolezza che i cambiamenti promossi devono avvenire nel più breve tempo possibile, offre la propria disponibilità a far si che questo avvenga".

Arezzo, 18 Agosto 2020

FIAB Arezzo
Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta Arezzo