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Arezzo punta e spera sul turismo pasquale

Tra promozione mirata, menù ad hoc, offerte per i soggiorni la “caccia” al turista è soprattutto online. Voglia di ripartire, nonostante tutto

Il Covid ancora gira ed i venti di guerra preoccupano. Anche per gli oggettivi rincari che hanno determinato.

Ma è anche tanta la voglia di tornare alla normalità. Quella in arrivo, dopo due anni da dimenticare, è la prima Pasqua post stato d’emergenza. E il turismo aretino è in fermento.

La Fondazione In Tour sta promuovendo esperienze pasquali da vivere sul territorio, tra natura e bellezze artistiche. Come le strutture ricettive stanno sponsorizzando i propri soggiorni.

Lo stesso vale per i ristoranti che da giorni propongono menù in pieno stile toscano per il pranzo di Pasqua. Ce ne è per tutti i gusti e le tasche. E rappresentano un’occasione di passare la giornata fuori sia per gli aretini che per i turisti.

Arezzo ha dimostrato, nonostante tutto, di saper reagire bene. Anzi il settore vacanziero ha saputo mantenere la linfa vitale, nonostante la pandemia. Soprattutto con il Covid c’è stata la scoperta del turismo lento, nelle piccole città, nei borghi, tra cucina, paesaggio e arte. E il territorio aretino in questo accontenta alla grande sia stranieri che italiani.