Attualità

La Giostra va a teatro

Spettacolo della compagnia del Polvarone al Petrarca. Obiettivo: raccogliere fondi per il rifacimento dei costumi del Saracino

La Giostra va a Teatro è un’iniziativa nata dalla collaborazione tra Comune di Arezzo, Istituzione Giostra del Saracino e Compagnia del Polvarone, con l’unico intento di devolvere l’intero incasso della serata al rifacimento dei costumi della Giostra del Saracino.

È per questo che domenica 8 gennaio alle 17:30 andrà in scena al Teatro Petrarca di Arezzo “Pensione Adelina”, commedia in vernacolo scritta e diretta da Roberta Sodi e interpretata dalla Compagnia del Polvarone. La causa per cui si svolge “La Giostra va a Teatro” è nobile, dato che gli abiti militari con cui ogni anno i figuranti dei quattro Quartieri, dei Musici, dei Fanti, dei Valletti e degli Sbandieratori sfilano in Piazza Grande rappresentano un patrimonio di inestimabile valore: si pensi che dal 1934 la realizzazione di questi è stata delegata a maestri del calibro di Luigi Sapelli detto Caramba e Vittorio Nino Novarese, costumisti di fama mondiale che hanno impreziosito con il loro lavoro l’immagine della Giostra. 

Gli attuali costumi, i cui bozzetti sono stati realizzati nel 1992 dall’Istituto d’Arte di Arezzo, necessitano continui aggiustamenti a causa dell’usura del tempo e da oltre vent’anni di battaglie: è per questo che la Compagnia del Polvarone, gruppo nato in Colcitrone e formato da grandi appassionati di Giostra, ha deciso di mettere in scena la sua ultima commedia di successo al servizio della festa più importante e amata della città. L’intento della serata è quello di portare a teatro tutto il mondo del Saracino, perché possa divertirsi con le battute in vernacolo alla riscoperta dell’identità aretina, ma allo stesso tempo portare un contributo per una causa preziosa e di interesse culturale. Per rendere ancor più magico il contesto de “La Giostra va a Teatro” saranno i piccoli talenti del Coro Voceincanto ad aprire la serata, intonando l’inno che rappresenta la città e il torneamento: “Terra d’Arezzo”.