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La grande abbuffata, ristoranti aretini strapieni

Trovare un posto a tavola è impossibile. C'è pure chi, pur di pranzare fuori, si fa apparecchiare all'aperto. Anche domani tutto esaurito

Foto dal profilo Instagram del Ristorante Le Logge Vasari

Gli aretini lo aspettavano. Erano settimane che bramavano con impazienza di tornare a mangiare fuori. Così, nel primo weekend dell'anno in zona gialla, i ristoranti cittadini sono stati presi letteralmente d'assalto. 

Trovare un posto è praticamente impossibile. Ieri, vista anche la giornata di sole, in molti hanno accettato anche di pranzare al freddo e al gelo, seduti in tavolini improvvisati fuori dei locali.

Ed oggi si ripete. Tutto esaurito. Inutile anche provarci. Non sappiamo quanto durerà " il bengodi" perché il semaforo fermo sul giallo dura solo una settimana e poi ci sarà la revisione dei tecnici della Sanità che ricoloreranno le Regioni in base all'andamento del contagio.

Fatto sta che gli aretini non hanno perso tempo e si sono fiondati nei ristoranti. Certo, i locali possono lavorare in presenza solo per il pranzo e, dopo mesi di buio, finalmente tornano a vedere la luce. Anche tre o quattro turni, partendo da poco prima delle 12 per finire dopo le 16. Probabilmente i tradizionalisti storceranno il naso ma ieri mattina abbiamo notato dei clienti seduti ad un tavolo intorno alle 11,30 e non erano turisti. Della serie di necessità virtù.

Un altro fenomeno che abbiamo notato è il fiume di gente per le vie cittadine. Parcheggi esauriti dalle prime ore della mattina e fin verso le 18. La pandemia sta cambiando lo stile di vita delle persone e quello che era il tradizionale struscio per il Corso delle 19 adesso è anticipato alle 11. Insomma, cambiano gli orari e le abitudini ma non la voglia di socializzare degli aretini.  E se lo lo fanno rispettando le regole, allora ben venga. Un po' di vitalità a questa città non può fare altro che bene.