Attualità

La mascherine del Comune ferme in dogana

Materiale a rischio confisca da parte della Protezione Civile. L'amministrazione cittadina attende 50mila pezzi da distribuire agli aretini

Il dilemma delle mascherine. Oggi più che mai sono uno strumento di prima necessità, anche l'assessore regionale alla Sanità, Stefania Saccardi, le definisce tali. 

Il Comune di Arezzo, in barba alle procedure burocratiche, giovedì scorso aveva acquistato uno stock di 50mila pezzi da distribuire alla cittadinanza, anche grazie all'intercessione di Massimo Anselmi di Chimera God che era intervenuto per effettuare un pagamento anticipato. 

Purtroppo di queste mascherine non se ne sa più nulla, o quasi. Pare infatti che la Protezione Civile stia confiscando tutto il materiale di protezione, in arrivo in dogana, per ridistribuirlo sul territorio in base alle necessità.

Su questa vicenda, che sta particolarmente a cuore a tutta la città, il sindaco riferirà nei prossimi giorni. 

Quello che è certo è che ancora bisognerà aspettare prima di poter indossare le prime mascherine comprate dal Comune.

Nel frattempo ci pensano le fabbriche aretine che continuano a produrle mettendole a disposizione della cittadinanza. Ieri è giunta a Palazzo Cavallo una donazione di cinquanta mascherine da parte di Doma Srl che nei prossimi giorni ne farà arrivare altre 200.