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La Minghelli scende in piazza contro i politici

Un mega striscione per protestare contro la strumentalizzazione dell'Arezzo Calcio in campagna elettorale esposto in Piazza Grande

Sono stati tanti i candidati alle prossime elezioni che hanno voluto esprimere la loro idea sulla cessione dell'Arezzo Calcio, maturata a poco più di un mese dal voto. Non è piaciuto ai tifosi dello "zoccolo" duro e ai gruppi organizzati della curva sud Lauro Minghelli, che hanno atteso gli ultimi giorni della campagna elettorale per esprimere a gran voce il loro dissenso. Ieri sera uno striscione colossale è apparso in piazza Grande, il salotto buono della città, nodo centrale della movida aretina in queste settimane di fine estate. 

Ma il luogo non è stato scelto per questo, visto che lo striscione era corredato da una lunga lista di nomi di candidati che hanno parlato della squadra della città, o che hanno voluto comunque mettere la faccia in manifestazioni e iniziative organizzate dai gruppi organizzati del tifo. La lista di nomi è stata non a caso esposta sotto la "colonna infame", che domina la parte centrale della piazza.

"L'amaranto è il nostro colore, il cavallo rampante è il nostro simbolo, l'Arezzo è il nostro partito!" recita il titolo del volantino diffuso ieri sera dai gruppi della Minghelli. Nel testo, vengono spiegati i motivi del dissenso nei confronti dei candidati alle comunali. "Hanno pensato bene di ritagliarsi, sulle pagine dei giornali locali o sui blog dei rispettivi partiti, quei cinque minuti di gloria in cui si sono sentiti improvvisamente tifosi amaranto" - si può leggere nel messaggio alla città dei tifosi - "In quei giorni intrisi di contestazioni, colpi di scena sulle trattative, manifestazioni di piazza e striscioni, hanno solo pensato ad accaparrarsi qualche mi piace, invece di fare qualcosa di concreto. Qualcuno ha avuto persino la sfrontatezza di presentarsi in piazza Sant'Agostino, alla partenza del corteo, semplicemente per farsi vedere e farsi scattare qualche foto".