Attualità

La pandemia fa diminuire gli incidenti sul lavoro

Il dato viene però ribaltato dal numero degli infortuni mortali, che invece sale soprattutto in ambito sanitario

Nei primi 8 mesi dell'anno è diminuito il numero degli infortuni sul lavoro che vengono denunciati, mentre sono aumentati gli infortuni mortali (da 685 a 823 in Toscana, di cui 39 ad Arezzo).

Sono i dati emersi durante la 70° Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul lavoro, che si è svolta ieri sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio della Rai. 

Alla sede ANMIL di Arezzo si è tenuto un incontro alla presenza del presidente territoriale Mirko Marinelli, il presidente regionale Vincenzo Municchi, il prefetto Anna Palombi, il vice presidente del Consiglio della Regione Lucia de Robertis, il direttore INAIL delle sedi di Arezzo e Siena, David Maccioni.

Si è sottolineato come, da sempre, la cultura della prevenzione antinfortunistica caratterizzi le attività dell’ANMIL, che recentemente ha dato vita alla Scuola della Testimonianza. Nella sola Toscana, con la collaborazione della Regione, sono stati formati e diplomati 22 testimonial che possono essere considerati “ambasciatori della prevenzione” e divenire un concreto supporto negli incontri formativi nelle scuole e nelle ditte.

I numeri di quest'anno degli incidenti risentono sicuramente della pandemia da Covid: le attività lavorative si sono fermate e questo ha fatto diminuire il numero di infortuni. Purtroppo però un terzo degli esiti mortali denunciati all’INAIL nel primo semestre si colloca in ambito sanitario, medici, tecnici della salute e tutto il personale sanitario che ha affrontato l’emergenza e che per essa ha dato la vita.

A conclusione della mattinata, si è tenuta la S. Messa in suffragio dei Caduti sul Lavoro e la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti del Lavoro in Via Mecenate.