Attualità

"La politica può salvare gli azzerati"

Appello dei Popolari per Arezzo ai parlamentari e al governo per sostenere i risparmiatori che hanno perso tutto con il Decreto Salvabanche

Per risarcire i risparmiatori di Banca Etruria è necessaria una reale volontà politica e un'unione di tutte le forze politiche. A sostenerlo sono i Popolari per Arezzo che incoraggiano lo sforzo di quei parlamentari aretini che, con i loro emendamenti al decreto "Salva Banche", hanno dimostrato l'intenzione di voler trovare una soluzione equa e paritaria per coloro che hanno sottoscritto obbligazioni subordinate e che sono stati danneggiati dalla crisi dei diversi istituti. 

La recente vicenda del salvataggio del Monte dei Paschi di Siena o gli interventi di sostegno a banche di altri stati, infatti, stonano con il trattamento riservato a Banca Etruria ma, allo stesso tempo, sono l'esempio che una ferma volontà politica permette di superare le burocrazie ed i vincoli imposti dalle istituzioni europee.

I Popolari per Arezzo richiedono dunque alle forze politiche di recuperare il loro ruolo al servizio del bene pubblico, per studiare soluzioni concrete volte a risarcire i risparmiatori e a creare reali condizioni di equità. Il principale appello è rivolto ai parlamentari e al governo che, in virtù della loro rappresentanza degli interessi dei territori e dei cittadini, devono superare le divisioni politiche e mostrare coesione nel sostenere con forza quei provvedimenti volti a ristabilire la giustizia e a tutelare i diritti dei risparmiatori. 

«Tutto questo - commentano i Popolari per Arezzo - è necessario in tempi rapidi per evitare che, avvicinandoci alle elezioni, questa materia diventi terreno di mera battaglia politica. Il risarcimento diventa una manovra necessaria anche per ricreare la fiducia dei cittadini verso gli istituti di credito, dal momento che i risparmiatori sono la linfa vitale di ogni banca. Una profonda riflessione deve essere mossa anche verso le modalità future di gestione bancaria che deve essere improntata su una maggior trasparenza e su un più rigido controllo, evitando quelle speculazioni e quelle manovre disastrose che hanno dimostrato di portare solo verso una profonda crisi».