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La Radioterapia avvia una collaborazione con Lilt

Buffoni: Il reparto di "radioterapia" svolge un prezioso servizio alla città, dunque siamo orgogliosi di poter avviare questo percorso comune

La Lilt di Arezzo ha incontrato la dottoressa Luciana Lastrucci del reparto di Radioterapia dell'ospedale San Donato per avviare una collaborazione orientata alla lotta ai tumori. L'una impegnata nella prevenzione oncologica e l'altra nella cura del cancro, le due realtà operano in diversi momenti legati alla stessa malattia e, di conseguenza, questo avvicinamento può permettere di migliorare i servizi resi da entrambe. 

Per quanto riguarda la Lilt, tra gli obiettivi che animano questa associazione rientra anche la prevenzione terziaria che prevede il controllo e il contenimento della patologia, oltre ai servizi rivolti al malato e alla sua famiglia, dunque è proprio in questo ambito che poggerà la collaborazione.

La sezione provinciale di Arezzo metterà a disposizione della Radioterapia i propri volontari, la propria unità mobile e la convenzione con la Cooperativa Taxi Arezzo che garantisce un trasporto a basso costo per le visite mediche e sanitarie. Dal momento che per godere di questi servizi è necessario essere soci, la Lilt ha garantito la disponibilità a fornire gratuitamente al reparto un numero di tessere tali da permettere il trasporto a chiunque sia impossibilitato a raggiungere autonomamente l'ospedale per ricevere le cure. Tutto questo sarà seguito da altre iniziative comuni che permetteranno di sensibilizzare e di informare sulle varie tematiche oncologiche dalla prevenzione alla cura.

«Il reparto di Radioterapia - commenta Ivan Cipriani Buffoni, presidente provinciale della Lilt, - svolge un prezioso servizio alla città di Arezzo, dunque siamo orgogliosi di poter avviare questo percorso comune. La Lilt si pone sul piano della prevenzione oncologica e, dunque, di tutte quelle pratiche per tenere lontano lo spettro del tumore, mentre la Radioterapia opera con professionalità e umanità per accompagnare verso il superamento della malattia. Ci poniamo su un continuum operativo che ha la stessa finalità di combattere il tumore, una malattia che se individuata in anticipo e curata può realmente essere sconfitta».