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La scuola riparte insieme al "Metodo Rondine"

Al via al Liceo Redi e al Colonna un triennio sperimentale per le Superiori. Sinergia tra la Cittadella della Pace e l'Ufficio scolastico

Il provveditore Curtolo sul Quarto anno di eccellenza di Rondine

Rondine porta il proprio metodo fuori dalla Cittadella della Pace. E lo fa con "Sezione Rondine", ossia un triennio sperimentale nelle scuole secondarie di secondo grado, quindi le Superiori, a partire dalla classe terza, per realizzare l'obiettivo di una nuova cittadinanza.

Così, il 13 settembre il Liceo "Redi" avvia la prima classe terza, come detto, della prima "Sezione Rondine". Si tratta di una classe pilota. Mentre il Liceo "Colonna", capofila della rete italiana che coordina la sperimentazione, dà il via contemporaneamente ad una classe seconda, classe propedeutica al triennio "Sezione Rondine".

La realtà internazionale alle porte di Arezzo, da circa 25 anni, porta avanti un determinante impegno nella formazione rivolta a giovani leader provenienti da situazioni di guerra o post - belliche. E da sei anni, invece, promuove il progetto del "Quarto anno liceale d'eccellenza a Rondine", rivolto a giovani italiani e non, oltre ad altri iter che hanno appunto contribuito alla creazione del Metodo Rondine per la "trasformazione creativa dei conflitti".

"Per questo progetto stiamo facendo formazione a 150 insegnanti, tra cui quelli aretini, che stanno rispondendo con grande entusiasmo. E' una sperimentazione per cercare di dare un'impulso nuovo dopo la pandemia. I cittadini di domani, come potranno stare in piedi in un mondo che cambia in maniera impressionante e così rapidamente? Rondine propone un progetto vero di scuola. Da sempre lavoriamo nell'educazione e nella formazione. La rete di scuole aretine, che ha permesso il Quarto anno d'eccellenza, oltre a ripartire ha dato vita ad un progetto per tutte le scuole italiane, ossia la 'Sezione Rondine'. I Licei di Arezzo, in questa bella esperienza, sono in prima fila" ha spiegato Franco Vaccari, presidente della Cittadella della Pace.

"Il superamento di quelli che sono le differenze e i conflitti è un elemento fondamentale, che riteniamo pregnante per la costruzione della cultura di cittadinanza e per la cultura in generale delle nuove generazioni. Il passaggio da un'esperienza puramente locale ad una che si apre su tutto il territorio nazionale, ne sancisce il salto di qualità" ha commentato, in chiusura, il Provveditore Roberto Curtolo.