Attualità

La tesi di laure si discute in Provincia

L'ente ha messo a disposizione gratuitamente la Sala dei Grandi per effettuare il collegamento da remoto in una cornice istituzionale di prestigio

La pandemia ci sta alle costole. Ormai condiziona ogni aspetto della nostra quotidianità, anche uno dei giorni che restano per sempre impressi nella mente di uno studente. Quello della Laurea. Ma la Provincia si è messa a disposizione per allietare, il più possibile, il momento.

L'ente, infatti, mette a disposizione la Sala dei Grandi agli universitari aretini per la discussione da remoto della tesi. 

“Premetto che gli Atenei hanno aule e sedi prestigiose e vista la difficile condizione che stiamo vivendo, con piacere forniamo agli studenti che sono in procinto di laurearsi, il Palazzo della Provincia, nel caso in cui desiderassero sostenere la discussione, on line, ma non a casa propria - spiega il Presidente Silvia Chiassai Martini.

La Sala dei Grandi può contribuire sicuramente a fare da cornice ad un momento così importante e solenne, quale quello della conclusione del percorso universitario, che a causa dell'emergenza sanitaria non è possibile svolgere in presenza con familiari e amici". 

La Provincia dà l'opportunità di richiedere l’utilizzo della sala a titolo gratuito, naturalmente sempre in base all’andamento epidemiologico e alle restrizioni adottate a livello regionale e nazionale, volte a garantire la massima sicurezza.

"Questo è un modo per stare vicino agli studenti, che in un momento così importante della loro vita, purtroppo vedono questa giornata speciale inevitabilmente condizionata dalla pandemia. Laurearsi nella 'casa dell’intera comunità provinciale', con raffigurati tutti i Grandi di Arezzo che incarnano i valori fondanti della nostra democrazia e della nostra Costituzione, tra cui il diritto allo studio, garantisce un'adeguata solennità istituzionale, pure in questo difficoltoso periodo, facendo sentire la vicinanza di tutti. Anche questo è un modo per dimostrare la concreta sinergia delle istituzioni verso le nuove generazioni".