Attualità

L'allarme "hotel e ristoranti, flagello disdette"

Dura presa di posizione del presidente dell'associazione Partite Iva. "Chiusure e restrizioni non fanno parte del rischio d'impresa"

Massimo Gervasi

"Ad ogni misura sanitaria dovrebbe corrispondere una misura economica pari e adeguata". E' questa la posizione dell'aretino Massimo Gervasi, Presidente nazionale dell'Associazione delle partire IVA "𝗔𝗣𝗜𝗧 𝗜𝗧𝗔𝗟𝗜𝗔".

"Le chiacchiere non fanno farina. È un detto che viene molto utilizzato anche in Toscana,  forse perché di chiacchere se ne fanno veramente tante senza produrre soluzioni reali. La politica italiana procede a vista inseguendo le emergenze senza un metodo e senza un obiettivo, se non quello del consenso elettorale. Nel contempo circa 1,8 milioni di piccole imprese sono state danneggiate irrimediabilmente mettendole continuamente in difficoltà ed illudendole di una sicura ripresa". 

"Conseguenza? Una montagna di disdette per alberghi, ristoranti, eventi, discoteche, piste sciistiche ed una montagna di spese anticipate che si trasformano in nuovi debiti. Chiusure e restrizioni non fanno parte del rischio d'impresa" chiosa con durezza Gervasi. "Il mio Consiglio è salvaguardare sì la salute dei cittadini, ma allo stesso tempo preservare l'unica vera forza economica del paese: le piccole e medie imprese".