Attualità

Lavoro e povertà, questi i flagelli della pandemia

Il rapporto diocesano mette nero su bianco la situazione aretina peggiorata a causa dell'emergenza sanitaria. Il maxi operato della Caritas

Il vice direttore della Caritas Aretina, Don Alessandro Nelli

Il rapporto 2021 della Caritas in merito alle situazioni di disagio nell'Aretino segna, come abbiamo anticipato ieri, un +83,5% di nuovi poveri che si sono rivolti al servizio diocesano. Con in testa gli italiani. 

Una situazione generata dalla pandemia che è andata ad acuire condizioni già difficili, ma anche a crearne ulteriori. Ma quali sono le problematiche maggiormente riscontrate in questi ultimi mesi flagellati dall'emergenza sanitaria che si è trasformata anche in emergenza sociale ed economica?

Stando sempre alla panoramica tracciata dall'associazione lo scorso anno sono state 3.876 le segnalazioni. In testa troviamo appunto povertà e problemi economici con il 57,4%, a seguire problemi legati al lavoro e all'occupazione con il 17,7%, poi familiari (7%), difficoltà abitative (6,4%), di salute (5,1%), bisogni in migrazione (1,8%), di istruzione (1,7%), dipendenze (1,1%), problemi di detenzione/giustizia (0,5%) e legati ad handicap/disabilità (1,2%).

Al Centro di Ascolto diocesano si sono rivolti in 661 tra persone e famiglie, di cui il 39,6% italiani e il 60,4% stranieri. Il Front Office ha invece avuto 9.202 contatti telefonici. 

Il progetto Sistema Inclusione Famiglie fa il punto sul servizio latte e pannolini che è stato attivo per 174 famiglie e 178 bimbi; il sostegno al reddito per 130 nuclei mentre quello alimentare per 163 tra singoli e famiglie.

L'ambulatorio medico ha effettuato 172 visite per 90 persone, l'85,5% cittadini stranieri. Mentre hanno mangiato nelle Mense Caritas in 256, per un totale di 24.992 pasti erogati. Sono stati ritirati 12.297 kg di alimenti caldi o freschi e 6.920 kg a lunga conservazione dalle collette alimentari.

La Casa San Vincenzo ha accolto 40 persone, quella Santa Luisa 21 tra persone e nuclei familiari. Mentre il dormitorio 74 ospiti. Come sono stati gestiti 29 profughi, con 11 nuovi inserimenti nel 2020.

Il supporto scolastico ha invece visto l'affiancamento di 20 minori in collaborazione con i servizi sociali e le famiglie. Quindi, salendo con l'età con il progetto "Nonni sicuri" sono state sostenute 23 persone con le consegne a domicilio.

Tutti questi dati si riferiscono all'attività, senza sosta, di ben 30 Caritas parrocchiali.