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Le Messe di Natale al tempo del Covid

La funzione di mezzanotte anticipata, ma allo scoccare del 25 dicembre tutte le campane a festa. Per assistere ai riti serve l'autocertificazione

L'arcivescovo Riccardo Fontana lo aveva suggerito ai sacerdoti della Diocesi già da giorni. E non poteva essere altrimenti, considerata la zona rossa e il coprifuoco. Ed ecco che la Messa della notte della Vigilia è stata anticipata alle 20,30, in Cattedrale come nelle altre chiese. E sarà preceduta dalla funzione alle 18. Il giorno di Natale la celebrazione è alle 10,30 e alle 16 verrà officiata la Messa in ospedale. 

Ma l'arrivo del Signore verrà lo stesso onorato con gioia. Allo scoccare della mezzanotte tutte le campane delle parrocchie aretine suoneranno insieme a festa. Una volontà precisa di Monsignor Fontana che ha raccolto il favore dei parroci.

Certo il Natale, una festa la cui essenza sta nella condivisione, nella partecipazione, negli abbracci, non va propriamente d'accordo con una pandemia. Ma l'importante è conservare il valore spirituale di questi giorni. E ciò risiede direttamente dentro ai nostri cuori. Potremo stare vicino agli altri, se non altro con il pensiero e l'affetto.

Per assistere alle messe, come è avvenuto fino ad ora, i posti sono limitati e distanziati. Agli ingressi delle chiese ci sono dispenser con gel igienizzante. E la mascherina, ovviamente, è obbligatoria. Non solo, per andare alle celebrazioni serve l'autocertificazione, nella quale si spiega il motivo dello spostamento. Non dimentichiamo, infatti, che con il Natale siamo tornati anche in zona rossa.