Attualità

Le ragioni del sì e del no

Iniziativa pubblica organizzata dalle Acli sul tema attuale del referendum in programma il 4 dicembre

Stefano Mannelli, presidente Acli Arezzo

Un confronto tra il "si" e il "no" del prossimo referendum costituzionale con due relatori di prestigio come Alessandro Sterpa e Ugo De Siervo. L'iniziativa porta la firma delle Acli provinciali di Arezzo che si sono impegnate nell'organizzare un faccia-a-faccia tra due personalità dalle posizioni contrarie che illustreranno ai cittadini tutte le ragioni del voto. 

Il dibattito, introdotto dal saluto del presidente delle Acli Stefano Mannelli e moderato dal professor Paolo Nepi dell'Università Roma Tre, si terrà domani, giovedì 27 ottobre alle 21 nell'auditorium della rinnovata Casa delle Energie in via Leone Leoni, con l'ambizione di promuovere la formazione politica analizzando i pro e i contro di un referendum tanto importante per i futuri scenari dell'Italia.

Le ragioni del "si" saranno sostenute da Sterpa, professore di diritto pubblico presso l'Università della Sapienza di Roma che negli ultimi anni ha ricoperto incarichi istituzionali come capo dell'ufficio legislativo della Regione Lazio o come consulente di commissioni parlamentari.

Il compito di illustrare le ragioni del "no" sarà invece affidato a De Siervo, che proporrà il suo punto di vista alla luce di una lunga esperienza da costituzionalista e presidente emerito della Corte Costituzionale. Dalla riforma del Senato che pone fine al bicameralismo perfetto all'elezione del presidente della Repubblica, arrivando fino alla distribuzione di competenze tra stato e regioni: nel corso della serata saranno trattati i punti più importanti di una riforma che ha modificato quarantanove articoli della costituzione e che il prossimo 4 dicembre sarà sottoposta a referendum popolare. «L'obiettivo delle Acli di Arezzo - spiega Mannelli - è di tenere uniti i cittadini in un momento tanto importante per il prossimo assetto istituzionale del Paese. In questo incontro illustreremo i contenuti del referendum in modo organico e obiettivo, attraverso due voci che ne presenteranno i pro e i contro, per capire cosa andremo a votare tra poche settimane e per diventare protagonisti consapevoli del futuro».