In occasione della Giornata Mondiale in Memoria delle vittime della strada e della Giornata Nazionale in memoria delle Vittime della Strada è stato organizzato presso la Prefettura di Arezzo un incontro che ha coinvolto attivamente circa 80 studenti appartenenti alle classi 3^ e 5^ dell’ISIS Buonarroti-Fossombroni e dell’Istituto Tecnico Professionale Margaritone-Vasari di Arezzo.
L’iniziativa si è svolta in collaborazione con la Polizia Stradale, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, l’Azienda Usl Toscana sud-est, la Motorizzazione civile di Arezzo, la Provincia di Arezzo, il Comune di Arezzo e l’Ufficio Scolastico Provinciale.
Tra gli ospiti presenti, anche le Polizie Municipali della Provincia, protagoniste di iniziative di sensibilizzazione capillari nelle scuole, nell’ambito di un progetto che vede la partecipazione congiunta di tutti i soggetti sopra menzionati, coordinati dalla Prefettura di Arezzo.
Questa ricorrenza ha lo scopo di ricordare chi ha perso la vita in incidenti stradali e di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della sicurezza stradale. Ogni anno, sulle strade del nostro Paese, si registrano migliaia di incidenti che colpiscono famiglie e comunità, lasciando segni indelebili.
Dai dati ufficiali forniti dalla Provincia relativi all’incidentalità stradale emerge che nel 2024 si sono verificati 14 decessi rispetto ai 23 del 2023.
Il numero totale degli incidenti complessivi rilevato in provincia è passato da 873 nel 2023 a 912 nel 2024, con un numero di feriti che passa da 1145 a 1210.
La fascia di età più critica è quella che va dai 45 ai 55 anni, con un’ incidenza della fascia di età dei conducenti che hanno tra i 14 e 17 anni del 3,7%. Tra i 18 e i 21 anni è del 4%. I giorni e le fasce orarie in cui si verificano più incidenti sono giovedì, venerdì e sabato intorno alle 17.00 e coinvolgono soprattutto le autovetture.
La giornata si è articolata in una prima fase di dialogo e confronto, durante la quale le forze di polizia e gli esperti del settore hanno condiviso le proprie esperienze e riflessioni sui temi della sicurezza stradale. I relatori hanno sottolineato come la prevenzione e l’adozione di comportamenti responsabili siano fondamentali per ridurre il numero degli incidenti. È stato evidenziato che l’incidente stradale non è un evento inevitabile o semplicemente dovuto al “tragico destino”: oltre il 90% degli scontri è causato da comportamenti umani pericolosi, indipendentemente dal mezzo utilizzato. Distrazione, impulsività e superficialità sono fra le principali cause degli incidenti.
È emerso chiaramente che la sicurezza stradale è una conquista da costruire nel tempo e non si limita alla conoscenza dei segnali o delle norme, ma consiste nella capacità di tradurre queste conoscenze in comportamenti concreti: non utilizzare il telefono alla guida o mentre si attraversa la strada, indossare e allacciare correttamente il casco, rispettare i limiti di velocità e non assumere alcolici e stupefacenti prima di mettersi alla guida.
Successivamente, gli studenti hanno preso parte ad attività esperienziali che li hanno coinvolti direttamente: hanno camminato su tappeti che simulano l’ebbrezza, utilizzato alcuni strumenti in dotazione alle Forze di Polizia e sperimentato, attraverso simulatori, cosa significa guidare in stato di alterazione.
Queste attività hanno offerto agli studenti un’importante occasione di riflessione, permettendo loro di mettersi in gioco in prima persona e di comprendere concretamente le conseguenze di comportamenti rischiosi sulla strada.
La giornata si è rivelata un momento significativo di crescita e consapevolezza. Come sottolineato dal Prefetto, “l’auspicio è che questa ricorrenza non rimanga un episodio isolato, ma costituisca un punto di partenza per una riflessione continua su noi stessi e sulle nostre responsabilità. La sicurezza stradale è una priorità per questa Prefettura e per tutte le forze istituzionali impegnate quotidianamente sul territorio. Solo con l’impegno di tutti il numero delle vittime può diminuire e le nostre strade possono diventare sempre più sicure.”