Cronaca

Lo smartphone nuovo insospettisce la polizia

Tre persone sono finite nei guai. Gli agenti non hanno creduto alle loro parole e hanno proceduto a controllare il veicolo su cui viaggiavano

Sorpresi con documenti falsi, sono stati arrestati dalla Polizia.

Tre persone avevano aperto in varie banche più conti correnti sotto falso nome per poter riciclare assegni rubati. Giovedì scorso sono stati arrestati dalla Polizia di Stato che li ha fermati a bordo di una Panda sull’A1, vicino al casello di Arezzo. I poliziotti, tutti in servizio presso la Sottosezione Polizia Stradale di Arezzo Battifolle, adottando una consolidata strategia operativa, si sono affiancati all’auto per controllare visivamente la vettura

I tre, originari della provincia di Caserta, sono stati fermati per un controllo e hanno riferito agli agenti che stavano tornando a casa, dopo una giornata trascorsa a Lucca in cerca di lavoro.

Agli agenti però non è sfuggito che ognuno di loro possedeva uno smartphone molto costoso di ultima generazione. I poliziotti hanno quindi voluto approfondire le indagini. Perquisendo l'auto hanno trovato nel bagagliaio una valigia con all’interno sei carte d’identità e altrettanti codici fiscali, tutti con nomi differenti e con le fotografie dei truffatori.

Con i documenti falsificati, i malviventi erano stati in alcune banche per versare assegni rubati e prelevare, poi, contanti con il bancomat ricevuto. I tre quindi sono stati arrestati dai poliziotti. I documenti falsi sono stati sequestrati.