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Madonna del Conforto tra emozione e regole Covid

Percorsi limitati dalle transenne oltre che obbligati, misuratori di temperatura e dispenser di gel, cartelli con le indicazioni. Così la festa 2022

La Madonna del Conforto è da sempre per Arezzo segno di speranza. L'immagine sacra che salvò la città dal flagello del terremoto, alla quale ci si affida per superare le difficoltà. Verso la quale si provano riconoscenza e rispetto sinceri.

Oggi, come ogni 15 febbraio, il Duomo è stato al centro della festa. La pandemia c'è ancora e la si riscontra, in maniera tangibile, anche nelle celebrazioni. Ma, rispetto agli ultimi due anni, si nota anche il lento e desiderato ritorno alla normalità.

Per l'ingresso in Cattedrale percorsi obbligati disciplinati dalle transenne, cartelli ovunque con le indicazioni. Due strade separate per le messe e per la Cappella della Madonna del Conforto. Igienizzatori automatici, con rilevatore di temperatura incorporato, all'accesso. L'unico consentito quello dalla navata laterale. Mentre l'uscita solo dal portone laterale a quello principale, da dove è entrata esclusivamente la processione dei prelati.

Importante l'impegno della Polizia Municipale e della altre forze dell'ordine all'esterno ed in particolare dei volontari, a disposizione dei fedeli in maniera costante. Fedeli che non hanno mancato di indossare con attenzione la mascherina, occupare i posti distanziati, seguire con puntualità i percorsi anche sotto alla pioggia. Quindi, come sempre tanta gente per onorare la Madonna del Conforto, con ai piedi una vera e propria cascata di fiori illuminata dalle tante candele accese, ma senza assembramenti che il Covid, ovviamente, bandisce.

Finalmente questa ricorrenza è tornata ad essere una festa di popolo.