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Mariotti: “il nostro obiettivo è domani”

L'Arezzo affronterà nel recupero la Flaminia di Federico Nofri, solo un incredibile filotto di vittorie potrebbe riaccendere un lumicino di speranza

Dopo la pesante sconfitta di sabato a Città di Castello contro il Trestina e il conseguente esonero di Andrea Sussi, in sella al Cavallino Rampante è tornato mister Marco Mariotti. Le prime sono ormai troppo lontane, l'Arezzo non può osare di sperare ancora in una incredibile rimonta, anche se la stagione è ancora a metà e di punti sul tavolo ce ne sarebbero ancora così tanti che fare previsioni sulla classifica finale sarebbe, ad oggi, assurdo.

Ma lo è anche pensare di recuperare così tanto svantaggio, soprattutto perché davanti agli amaranto non c'è una sola squadra in fuga. Mariotti lo sa, come ormai è lampante agli occhi di tutti, ma c'è ancora mezzo campionato da giocare e servono subito degli stimoli, per evitare che da qui a maggio vada in scena uno stillicidio di prestazioni e risultati orribili.

Proprio per questo, l'allenatore amaranto indica come unico obiettivo quello della gara successiva, che per l'Arezzo sarà tra 24 ore, in casa della Flaminia Civitacastellana, guidata in panchina dall'ex Federico Nofri. “Dobbiamo affrontare partita dopo partita, cercando solo di dimostrare a tutti, ma per primi a noi stessi, di essere bravi e di poterci confrontare con tutti”.

Mariotti non cambierà modulo per la gara di domani: “Sarebbe assurdo pensare di farlo, ho potuto fare solo due allenamenti con la squadra e già ci troviamo alla vigilia di una partita importante, fondamentale, come tutte quelle che seguiranno”.

Quando sono stato esonerato l'Arezzo era in terza posizione a 5 punti dalla vetta – ha commentato Mariotti – ora torno con 4 o 5 squadre davanti e 15 punti dalla prima posizione. Nel frattempo se ne sono andati giocatori e uomini importanti, sostituiti da calciatori e persone di pari livello, quindi il nostro problema non può essere solo tecnico e tattico, ma soprattutto mentale. Ci manca la fiducia nei nostri mezzi e la consapevolezza di chi siamo. E' questo che dobbiamo cercare fino da domani”.