Attualità

Maturità, voci ed emozioni degli studenti aretini

Gli esami dopo un anno difficile. Tra vaccinazioni, amici e parenti fuori ad aspettare, il colloquio lungo un'ora e lo spumante pronto da stappare

Bastano gli occhi ad esprimere le emozioni. E questa mattina, 16 giugno 2021, nello sguardo dei giovani aretini alle prese con la Maturità si leggeva ansia prima dell'ingresso ed emozione all'uscita.

Si perché, a modo loro, sono dei piccoli eroi del quotidiano. Come i colleghi che hanno affrontato l'Esame di Stato lo scorso anno. Hanno trascorso più tempo in didattica a distanza che con le lezioni in presenza. Hanno dovuto subire, come tutti, mascherine, distanziamento, quarantene, isolamento, preoccupazione per sè stessi e per i familiari. E stamani, i parenti che aspettavano fuori, come i fidanzatini e le fidanzatine, hanno voluto sottolineare proprio questo. Il coraggio, la determinazione, la costanza di questi ragazzi. Nonostante tutto.

Li abbiamo seguiti fin dentro all'aula della discussione. All'Istituto Galilei e al Liceo Piero della Francesca. Fin quando si sono seduti davanti alla commissione. La prova, solamente orale, durava un'ora. Sessanta minuti intensi. Dove ci si gioca cinque anni di impegno, oltre che carichi di aspettative per il domani.

Microfono alla mano, abbiamo parlato con alcuni di loro, fuori dal Liceo Classico Petrarca e sempre dall'Itis. Due erano riusciti già a vaccinarsi, un altro ha fatto la prenotazione, cogliendo l'opportunità fornita dalla Regione per i maturandi. Ci hanno raccontato la tensione, le problematiche di questo anno scolastico, la gioia post esame, ma anche che, nonostante la modalità diversa, si tratta lo stesso di una prova impegnativa, per la quale occorre essere preparati al massimo.

Fuori amici e parenti ad aspettarli e sostenerli. Con le bottiglie di spumante pronte per i festeggiamenti. Perché loro, questi oltre 3mila maturandi aretini, sono il nostro futuro e, nonostante tutto, è arrivato il momento di brindare ad un domani migliore. Se lo meritano questi ragazzi che non hanno mollato e ce lo meritiamo noi. In fondo, come si dice? "Comunque vada, sarà un successo".