Attualità

Mercato, Mercatale e Fiera, un sabato fuori casa

Tante occasioni per fare acquisti. Stamani al Giotto meno gente ma più concentrata, affluenza anche sotto i Portici e pienone al Prato

Fiera Antiquaria al Prato

Finalmente un sabato diverso, ricco di cose da fare in città. Oggi gli aretini avevano solo il dubbio della scelta, di dove andare. La mattina è iniziata con il mercato del Giotto che, dopo due edizioni "allungate" torna alla disposizione abituale. Banchi più "corti" ma concentrati in base all'antica disposizione. Questo ha favorito gli acquisti ed evitato quella dispersione tanto lamentata dai commercianti negli ultimi due sabati. La decisone di raggruppare i produttori agricoli in via Raffaello Sanzio ha permesso ai clienti di andare a "colpo" sicuro e agli altri commercianti di ritornare nel aree originali e più familiari ai clienti. Di gente, rispetto alle ultime due settimane, ne abbiamo vista meno ma quella che c'era sembrava più interessata. Insomma, meno confusione ma più affari.

Spostandoci verso il centro c'è il Mercatale, dove alcuni produttori delle vallate vendono prodotti tipici a Km 0. Tra funghi, formaggi e salumi, la gente passa in rassegna i 10 banchini posizionati proprio sotto i Portici di via Roma. Ad onor del vero questa mattina non c'è stato il "pienone" ma un modesto e costante flusso di persone.

Infine, camminando in salita, si arriva al Prato. Alla Fiera Antiquaria il flusso di persone è notevole. Tranne per la pausa pranzo il via vai di visitatori è continuo. Tantissimi aretini ma anche turisti dall'Italia e non solo. Nel primissimo pomeriggio abbiamo incrociato, in zona Pieve, un gruppo di tedeschi che, zaino in spalla e fiato corto, chiedevano dove era l'Antiquaria.

Insomma, Arezzo riparte e nonostante qualche "defezione" dovuta dal lockdown, riapre ai turisti più forte e determinata di prima.