Cronaca

Tradisce la convivente e poi la minaccia

La vicenda è finita in tribunale. La donna aveva scoperto che il compagno intratteneva una relazione clandestina. Minacciati anche i genitori

Minaccia pesantemente la convivente e i suoi genitori dopo esser stato allontanato da casa: per questo un trentenne è stato condannato a 3 mesi di carcere.

Secondo quanto emerso nel processo, l'uomo, un palermitano residente nel Valdarno aretino, non voleva lasciare la casa dopo che la convivente aveva scoperto una sua relazione clandestina.

Al richiamo dei genitori della giovane donna, che gli intimavano di andarsene dal momento che la casa è di loro proprietà, il trentenne ha chiesto di essere pagato per alcuni lavori eseguiti nell'appartamento del piano di sopra. Al rifiuto che gli è stato opposto, il giovane è andato in escandescenze ed avrebbe minacciato la famiglia, offendendone pesantemente i componenti.

A quel punto è scattata la denuncia. I fatti risalgono a qualche tempo fa ed ebbero all'epoca un certo risalto mediatico. Oggi sono stati rievocati in aula. L'uomo, con precedenti, è finito a processo per minaccia aggravata, accusa sostenuto in aula dal pm Bernardo Albergotti.

Il giudice, dopo aver preso in esame i fatti, lo ha condannato a tre mesi senza i benefici poiché ha precedenti per spaccio.