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Baratro povertà, in duemila accolti dalla Caritas aretina

Il Rapporto relativo al 2021: "Incastrati". Il 37,1% sono italiani, la maggior parte ha tra 40 e 49 anni. Prevalgono donne coniugate e in affitto

Don Giuliano Francioli

Come ogni anno la Caritas traccia una fotografia della povertà sul territorio aretino, un fenomeno che negli ultimi tempi si è purtroppo acuito per la crisi da pandemia prima e adesso anche per il caro energia. L'occasione per presentare i dati è la trentesima giornata mondiale della lotta alla povertà, indetta dall’Assemblea delle Nazioni Unite nel 1992.

La Caritas diocesana aretina e l’Associazione Sichem rendono quindi pubblici i dati registrati nel 2021 e analizzati nel Rapporto “Incastrati”. “E’ un Rapporto ricco di dati e di riflessioni sui vari fenomeni di povertà che quotidianamente incontriamo nei nostri servizi. - commenta Don Giuliano Francioli Direttore della Caritas diocesana e Presidente dell’Associazione Sichem - Il mio grazie va a tutti gli operatori e ai volontari che, con il loro servizio, cercano di contrastare le varie forme di povertà e di promuovere i diritti e la dignità delle persone più svantaggiate”.

Il Rapporto “Incastrati” evoca in copertina un uomo bloccato in una bottiglia trasparente dalla quale non può uscire ma dove egli può sopravvivere nelle ristrettezze perché dalla fessura entra ossigeno. La trasparenza permette poi di vedere lontano e di continuare a sperare in un cambiamento.

“L’immagine messa in copertina rappresenta il sentimento delle 2.112 persone/famiglie censite nel 2021. Nonostante il perdurare della pandemia da Covid-19, c’è stato un desiderio generalizzato di migliorare la propria vita ma, realisticamente, molti concittadini sono rimasti incastrati nelle difficoltà e nelle proprie problematiche quotidiane. – afferma Andrea Dalla Verde, Responsabile dello sviluppo del sistema Caritas e Direttore dell’Associazione Sichem – Non è semplice per noi continuare ad affrontare ogni tipo di emergenza e riuscire a dare sempre risposte promozionali e non assistenziali”.

“In linea con gli anni passati, sono molti i dati registrati che confermano una graduale crescita di una povertà strutturale e non relativa. - sostiene Debora Sacchetti, responsabile dell’Osservatorio diocesano – Per ogni singola persona notiamo un crescente accumulo di problematiche e spesso una forte contrazione della qualità della vita che può portare all’emarginazione e alla disperazione”.

Ecco la fotografia realizzata: nel 2021 sono state 2.112 le persone e famiglie registrate presso i servizi della Caritas diocesana e dell’Associazione Sichem.