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Neurochirurgia al Centro Chirurgico Toscano

La struttura poteva operare alla colonna vertebrale solo come ortopedia, ora anche direttamente sul sistema nervoso centrale e periferico

Il Centro Chirurgico Toscano ha ottenuto un nuovo importante accreditamento per gli interventi di neurochirurgia, da parte del Servizio Sanitario Nazionale, anche se, in ordine gerarchico, è stata la Regione Toscana a sancirlo.

Il significato dell'accreditamento è particolarmente importante. Il Centro Chirurgico Toscano aveva già ricevuto da tempo l'autorizzazione per effettuare interventi al sistema nervoso centrale e periferico, grazie alla modernità della struttura e alla perfetta organizzazione del lavoro che ne hanno fatto una vera e propria eccellenza della sanità aretina. L'autorizzazione però non permette di effettuare interventi, per dirla in parole povere, gratuitamente. L'accreditamento consiste proprio in questo: per operazioni di questo genere adesso, il centro Chirurgico Toscano è diventato una delle strutture utilizzabili proprio attraverso il Servizio Sanitario Nazionale.

Nelle ultime settimane, tra l'altro, l'acquisto di due nuove apparecchiature d'avanguardia ha ampliato notevolmente le potenzialità di intervento della struttura aretina. Si tratta di una nuova TAC che può essere utilizzata anche durante l'intervento, oltre ad un robot operatorio di nuova concezione. La combinazione dell'uso dei due nuovi macchinari, permetterà una precisione estrema negli interventi, limitando in modo drastico i rischi insisti nella delicatezza delle parti da operare.

Un nuovo investimento da quasi 2 milioni di euro, che fanno fare ancora una volta un gran passo avanti alla struttura aretina. “E' difficile quantificare i numeri di un aumento che possiamo comunque facilmente prevedere, negli interventi di neurochirurgia che portiamo a termine – ha commentato il dottor Stefano Tenti – fino ad oggi sono stati circa 800 l'anno, ma la possibilità di operare in accreditamento anche al cervello farà scegliere la nostra struttura da sempre più persone, anche dalle altre regioni d'Italia”.