Attualità

Niente somministrazione cibo e bevande nei circoli

Il Comitato Arci annuncia che abbasseranno le saracinesche ed il Comune precisa che il divieto è esteso anche ai centri di aggregazione sociale

Stop al contagio e nuove regole da seguire per evitare assembramenti e il diffondersi dell'epidemia.

Così oggi il Comune di Arezzo precisa che in merito ai Cas, ovvero i circoli di aggregazione sociale ma anche ricreativo e culturale, il divieto di somministrazione di cibo e bevande, così come previsto dal nuovo Dpcm, è totale.

Quindi, tanto per i soci che per i frequentatori occasionali, non è consentito servire consumazioni all'interno dei locali, come invece previsto per bar e ristoranti dove è possibile somministrare fino alle 18.

Questo è quanto disposto dal nuovo Dpcm e questo è quanto viene applicato anche dai vari circoli presenti sul territorio nazionale, regionale e comunale.

A tal proposito il Comitato Arci di Arezzo fa sapere che i circoli abbasseranno le saracinesche. "In questo momento l'unica cosa essenziale è la salute di tutti e che la curva del contagio torni a scendere".

Il pensiero, comunque, va a quando "l'incubo" Covid sarà finito ed il Comitato Arci sottolinea come è alto il rischio che molti Circoli non riapriranno, così come successo sopo il lockdown della scorsa primavera.
"Per questo motivo chiediamo a tutte le istituzioni, che si sono dimostrate sempre interessate alla sopravvivenza di luoghi deputati alla cultura all'intrattenimento di giovani ed anziani soprattutto nelle periferie, nei piccoli paesi, nelle aree montane, di fare squadra con noi per far sì che queste realtà non spariscano - si legge nella nota del Comitato Arci. Chiediamo che ci venga riconosciuto il ruolo importante che nelle fasi più critiche della pandemia abbiamo avuto attraverso la nostra solida rete di volontariato, soprattutto nelle zone più decentrate del nostro territorio".