Attualità

“No ai burqa nei locali pubblici”

La lista civica OraGhinelli ha presentato un atto di indirizzo per imporre il divieto d’ingresso nei luoghi pubblici a chi porta il burqa

No a burqa, niqab, passamontagna, caschi intergrali o qualsiasi altro indumento che copre integralmente il viso nei locali pubblici di proprietà o in gestione del Comune di Arezzo, nelle sedi dell'ente, negli uffici e presso gli sportelli per il rilascio delle cittadinanze.

È questa la proposta di Angelo Rossi, della lista OraGhinelli, che oltre alla questione sicurezza, l’atto cerca di riaffermare il principio di laicità contro un atto di sottomissione delle donne.

"L'atto va visto innanzitutto come una misura di sicurezza e di tutela dell'ordine pubblico - spiega Rossi - oltre che una questione di buon senso, alla luce dei recenti accadimenti che hanno sconvolto l'Europa. Non possiamo poi accettare che siano consentite pratiche religiose o tribali antitetiche con la nostra cultura e che possano, potenzialmente, mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini e la dignità femminile".

"Questa sensibilità sta affermandosi in Europa visto che molte legislazioni nazionali, dal Belgio all'Olanda, da molti länder tedeschi alla Francia, vietano di indossare il velo islamico all'interno di tutti gli edifici pubblici. Anche l'Italia sta adeguandosi a tale principio: in questi giorni misure anti-burqa sono state adottate dalla regione Lombardia per gli uffici pubblici e gli ospedali e dal Veneto anche per i musei" - conclude Rossi.