La Corte d'Assise di Arezzo ha respinto l'istanza della difesa del sacerdote congolese che chiedeva di disporre per lui gli arresti domiciliari nel convento dei Premonstratensi di Roma anche senza il dispositivo di controllo.
La notizia, arrivata in tarda serata ha gettato nello sconforto il frate, accusato di omicidio volontario nell'ambito delle indagini sulla scomparsa di Guerrina Piscaglia da Ca' Raffaello nell'aretino.
Il religioso, rappresentato dagli avvocati Riziero Angeletti, Francesco Zacheo e Sergio Novani, avrebbe dovuto essere ai domiciliari già da due settimane. Padre Gratien affronterà la prossima udienza del processo in corso in Corte d'Assise ad Arezzo il prossimo 18 Dicembre presieduta da Silverio Tafuro.